Volodymyr Zelensky, ieri, nella sua visita a Kharkiv, città fortemente martoriata dagli attacchi della Federazione Russa, e dove ha visitato l’impianto di stampa del Paese, semidistrutto da un bombardamento del giovedì precedente. Nell’occasione ha detto: “Il terrore russo dimostra costantemente che il suo obiettivo è la completa distruzione dell’Ucraina e di tutta la vita qui sulla nostra terra, tutto ciò che permette alle persone di essere umane. Faremo di tutto per proteggere il nostro Stato e rendere il male russo responsabile di ciò che ha fatto“.
Inoltre nella sua incorreggibile “megalomania” ha dichiarato che il Presidente Vladimir Putin teme i risultati che potrebbero emergere dalla conferenza che si terrà in Svizzera nel prossimo mese di giugno, sottolineando che in tale sede non gli sarà permesso di mentire ancora! Ha poi aggiunto: “Nessuno al mondo vuole la guerra, tranne l’aggressore. Il mondo è in grado di costringere la Russia alla pace e al rispetto delle norme di sicurezza internazionali. La Russia non ha nulla da opporre alla maggioranza mondiale”. Non è mancato neppure un vero e proprio “rimprovero” verso i Leader dei Paesi dell’Asia centrale che ancora non hanno manifestato la loro adesione a tale congresso.
Le sue parole: “Ditemi di cosa hanno paura quelli che non aderiscono? Hanno paura di perdere qualcosa. Hanno paura di perdere anche il loro rapporto con il Cremlino di oggi. Questo non aiuta a porre fine alla guerra“.
Attualmente ben 50 Stati hanno confermato la loro partecipazione all’evento, dal 15 al 16 giugno,  organizzato a Lucerna in Svizzera, in cui saranno ospiti anche i capi del Consiglio d’Europa, del Consiglio europeo e della Commissione europea.
Le ripetute e costanti “offensive militari russe” stanno creando seri problemi ai combattenti ucraini, ormai esausti da una guerra che perdura da circa 2 anni, nonostante Ihor Prokhorenko del Dipartimento Operativo Principale dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina, forse per dare loro nuovo coraggio e nuove speranze, esprima “pareri positivi” sulla situazione a Kharkiv, con queste parole: “Oggi la situazione è stabile e sotto controllo. Il nemico è stato fermato e le forze di difesa stanno pianificando e conducendo operazioni offensive di assalto per ripristinare le posizioni perdute”.

Di tale drammatica situazione, dopo averne preso atto, il Segretario generale della Nato Jen Stoltenberg, in un’intervista ad Economist ha “consigliato” gli Alleati, fornitori di armi all’Ucraina, di porre fine a qualsiasi forma di impedimento all’utilizzo delle stesse finalizzato a colpire obiettivi militari in Russia. Sicuramente un modo per avere maggiori controlli su ciò che l’Ucraina possa fare o non fare anche nel rispetto degli accordi con gli USA di Biden. La sua dichiarazione: “È il momento che gli alleati valutino di eliminare alcune delle restrizioni sull’uso delle armi che hanno dato all’Ucraina. Negarle la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo rende molto difficile per loro difendersi“.
E questo naturalmente quale elemento sostanziale e diplomatico per favorire “la pace”!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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