Violenza

In passerella, sfilano ragazze sempre più magre. Il mondo della moda, continua a proporre un modello di donna, davvero improponibile (scusate il gioco di parole). Il caso riguarda la modella svedese di 23 anni Agnes Hedengard, scartata dal mondo della moda perché troppo grassa per sfilare.

Il video provocatorio che la stessa giovane modella ha postato su internet, smentisce le agenzie di moda che l’avevano etichettata come una tipa: “troppo in carne”. A parte l’estrema magrezza della ragazza, c’è anche da sottolineare che incoraggiare delle giovani modelle (ragazze di età compresa tra 17/21 anni che devono ancora sviluppare e crescere), a non mangiare e a dimagrire per poter sfilare, è qualcosa di scandaloso. Sulle passerelle continuiamo a vedere, ormai da anni, autentici scheletri, che talvolta non riescono a reggersi in piedi e non sempre per via dei tacchi vertiginosi.

Quello che è diseducativo, secondo me, è proporre un modello di donna che nella realtà non esiste. Ditemi voi, qui e ora, quante ragazze taglia 38 (addirittura 36), conoscete. Come fa una persona a ottenere una taglia del genere e allo stesso tempo considerarsi sana? Se non mangi forse ci arrivi, ma se non mangi arrivi anche al Creatore. Questo bisogna dirlo. Per difendere il loro orticello, gli stilisti e agenti di moda, continueranno a propinarci sempre il solito ritornello: “Quest’anno la moda vuole la ragazza magra, molto magra, magari con il viso anche un po’ emaciato”. E qui che sta l’inghippo; loro dicono che è la moda a pretendere un certo tipo di fisico e non sono loro a decidere le linee guida, solamente per scaricarsi la coscienza. E no, così non va.

Su questo punto bisogna fare, assolutamente, chiarezza. Chi, a causa della moda o di qualsiasi altro lavoro, si ritrova senza nemmeno saperlo, a imbucare il tunnel dell’ anoressia, il più delle volte non arriva nemmeno a raccontarlo, perchè muore prima. L’ anoressia è un problema serio e molte adolescenti decidono di non mangiare più, proprio per arrivare ad avere il fisico “perfetto”. Queste persone, si guardano allo specchio, e si vedono sempre grasse, anche se pesano 40 chili.

Questo schifo non è più accettabile. Perchè si arriva a farsi del male in maniera consapevole? Semplice, per piacere agli altri, a una società sempre più legata all’ apparenza: praticamente si muore dentro per essere vivi fuori. Capite che è tutto un paradosso?

Il problema non è solo circoscritto al mondo della moda, ma è riscontrabile in qualsiasi altro ambito. In questo le donne sono più discriminate degli uomini, perché negli annunci quasi sempre vediamo scritto, a caratteri cubitali: “Si ricercano candidate di bella presenza”. La musica non è cambiata con la rivoluzione sessuale, il’68, e tutte le battaglie per ottenere le uguaglianze fra i sessi. Se vuoi lavorare, e sei una donna fai di tutto, ti fai del male, perché alla fine, noi siamo il lavoro che facciamo.

Ma se un lavoro ti consuma letteralmente (e non sto parlando solo di stanchezza fisica), fino a farti morire di stenti, allora bisogna fermarsi un momento, darsi un pizzicotto per vedere se è tutto un sogno. Se, nella società civile del 2015, c’è ancora gente che muore di fame, in maniera consapevole, nonostante tutto il cibo a disposizione, vuol dire che non stiamo vivendo un sogno, bensì un terribile incubo.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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