Giochiamo sempre fuori…!

Visto cosa ci hanno riservato le prime cinque giornate di stagione perchè non richiedere alla Lega una bella deroga per giocare sempre in trasferta?
Con tutto ciò non voglio portare sfiga per la prossima sfida casalinga, anzi, sarà pur ora di incamerare i primi punti al Dino Manuzzi, anche perchè cosa vogliamo fare, continuare con quest’andazzo che una giornata si ride ed un’altra si dà in escandescenza?

Ero e sono convinto che questa sia una stagione che più anomala non si può, molto più difficile di quella passata, anche perchè lì si è chiuso tutto e quindi i problemi sono finiti in un batter d’ali, quelli calcistici intendo, non appena si è deciso che non ci fossero i presupposti per andare avanti.
Quest’anno invece cosa succederà con il virus che continua ad essere in piena attività nuovamente in tutte le Regioni, e, non solo vecchi ed anziani ne fanno le spese?
Il calcio ci serve davvero?

Probabilmente sì, anche se ho l’impressione che, tolta la Serie A dei milionari, ai vertici freghi poco o nulla di quel pallone “minore” dove girano (che novità) molti più debiti che soldi veri; nonostante ciò anche questo pallone sgonfio può essere utile, magari come ho scritto nel precedente numero, prendendola più con calma e leggerezza, tra un bicchiere mezzo pieno od uno mezzo vuoto, che poi è la stessa cosa.
Quella di Gubbio è stata davvero la partita del rilancio cesenate?

Mettiamola così, se davvero il Cesena, i suoi calciatori, pensano di poter recitare un ruolo importante in questa stagione, è ora di dimostrarlo con i fatti, con la continuità, che non vuole dire vincerle tutte, assolutamente no, ma di metterci attenzione, più sacrificio, fuori casa ma anche quando davanti c’è la Curva Mare vuota.
Viali non è re Mida e non fa diventare campioni con un tocco i ragazzi che allena, perché come tutti ha necessità di tempo, quello che tutti invocano, quello che persino il professor Pirlo ha dimostrato serva anche se hai una banda di fenomeni (o presunti tali) e se ti coprono di elogi ben prima che la storia cominci.

A Cesena c’è chi vive di passato (o quanto sono esperto di ciò….) e chi non ha ancora capito di cosa è fatto il presente, figuriamoci il futuro … e figuriamoci se il futuro dobbiamo “leggerlo” dopo appena cinque partite; possiamo lamentarci dopo cinque sole partite?
Magari sarebbe giusto farlo se fossimo a quota zero, se in panca ci fosse ancora l’eccessiva modestia di Modesto, che però a Vercelli è terzo in classifica, magari sarebbe giusto lamentarsi se fossimo partiti come i grandi favoriti, ma è così o sono io che non ho capito?
Fano delle mie brame, cosa ci riserverà la prossima partita del reame? E poi, bianconeri contro granata!!! Ahahahahahahah, mi sembra quasi di essere al derby torinese, anche se… ci si può vestire di granata chiamandosi… anche Juventus?

Ma si, dai, stiamo calmi e tranquilli, la stagione è lunga, i soldi pochi e serve leggerezza, che di problemi, veri, ce ne sono già tanti ed il Cesena serve per sdrammatizzare, qualunque e comunque sia il bicchiere, mezzo pieno, mezzo vuoto, così così o così cosà, tre punti contro il Fano? ma si dai che arrivano.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui