Caro Babbo Natale, io vorrei…

Vorrei tante cose, forse una lettera sola non basterebbe. E’ tanto tempo che non mando più lettere a Babbo Natale, quel simpatico omone cicciottello con la barba bianca e la risata contagiosa. Ma ora, dopo anni e anni (viste anche le condizioni in cui verte l’ Italia e non solo), ho deciso di scrivergli due righe e vedere se qualche desiderio riuscirà, almeno lui, ad esaudirlo.

Innanzitutto caro Santa Claus, vorrei tanto che le persone onorassero di più loro stesse e gli altri. Mi piacerebbe che tra parenti ci si volesse più bene, perché in ogni famiglia ci sono sempre le pecore nere bandite dall’ovile. Caro Babbo Natale, se tu potessi con le tue grandi e forti braccia, abbracciare tutto il mondo e stringerlo forte, infondendogli pace e amore, sarebbe perfetto. Ci troviamo sempre più vicini a un conflitto mondiale. La guerra, questa parola che solo a pronunciarla mette i brividi, potrebbe spazzare via (oltre alle nostre vite), anche le nostre certezze di vivere in un mondo buono. Siamo sempre arrabbiati con noi stessi e con i nostri vicini, perchè non la pensano come noi e non vogliono vivere come noi. Cerchiamo sempre lo scontro, quasi come fosse una droga, non possiamo farne a meno. Così facendo, cadiamo in una spirale di odio senza fine.

Caro Babbo Natale, sarebbe davvero bellissimo che tu con il tuo grande sacco, donassi alle persone di ogni credo, cultura e razza, un po’ di spirito natalizio, in modo tale che la nostra realtà, il paese in cui vivo e in cui vivranno i miei figli e forse i figli dei miei figli, diventasse, finalmente, un luogo sereno, alimentato soltanto dalla speranza e dal calore dei buoni sentimenti. Caro Nonno di rosso vestito, vorrei che dal 25 Dicembre di quest’anno, la frase “pace in terra agli uomini di buona volontà”, non fosse soltanto una parola vuota, ma assumesse il giusto significato. Caro Babbo Natale, io non voglio computer, tablet, televisori, maglie, sciarpe o profumi costosi, di materiale in questo mondo c’è già troppo, ma sognerei altro. Voglio vivere in un mondo in cui l’impegno e il sacrificio di una persona venissero riconosciuti. Voglio un mondo in cui arrivare a fine mese sia un diritto di tutti e non solo di pochi eletti.

Voglio un mondo in cui la giustizia sia di tutti e per tutti. Voglio un mondo in cui un uomo si senta libero di amare un altro uomo alla luce del sole, senza pregiudizi e preconcetti. Voglio un mondo in cui “scegliere” sia veramente possibile. Caro Babbo Natale, ti sto chiedendo tanto è vero, e forse per te sarebbe più semplice regalarmi un paio di occhiali da sole o una bella sciarpa che mi ripari dal freddo. Ma Caro Santa Claus, il mondo sta andando veramente a rotoli, e ci stiamo avvicinando, a grandi passi, verso il capolinea della nostra esistenza. Solo una persona fantastica e magica come te potrebbe, davvero, aiutarci. Spero che queste righe arrivino alla tua attenzione. Se puoi, ascolta le parole di questo bambino, forse un po’ cresciuto, ma che, da quando è nato, non ha mai smesso di credere in te.

Quindi, ti auguro un Buon Natale e un felice anno nuovo. Speriamo che sia per tutti un nuovo inizio. Auguri.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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