La Vita è Bella direbbe Roberto Benigni che si è preso un week-end con Nicoletta Braschi in riva al Savio o meglio sul dorso verse di Longiano, mentre io sostengo che è invece più strana del previsto come certi film in bianconero che hanno fatto la storia del Nocento.

Tanto per citarne un paio: se Beppe Prestia ha chiesto alla sua dolce metà in ginocchio sotto la curva del Cavalluccio di sposarla e come testimone di nozze Domenico Toscano, a San Martino in Fiume, dove non ci dimentica mai dell’alluvione e di quando arriveranno i soldi da parte del Comune per ritornare ad avere una stabilità sociale, un signore di 93 anni  che non soffre certo di prostatite, ha ben pensato di divorziarsi dalla moglie di 92 anni, per godersi magari qualche scappatelle di quelle che ringiovaniscono senza bisogno della pillola blu.

Io ho sempre pensato, e, questo anche nel calcio che non è la rabbia che fa rompere i rapporti, ma la vera e totale delusione, vero Igor! Nel senso che quando mi sono arrabbiato più di un lustro fa sono sempre rimasto, quando invece mi hanno deluso sono sparito…

Morale della favola, ora che sono incazzatissimo da esterno, per la tragicomica commedia sull’allenatore del Cesena che ha moltiplicato i “pesci a Cesenatico“, voglio proprio rimanere per capire come va a finire la commedia che ha come regista Artico e che per quanto ne so, dovrebbe essere la società americana ha mettere definitivamente l’autografo, come si usava fare ai tempi di Dino MANUZZI e Edmeo LUGARESI, ai quali fischiano le orecchie nel Mondo del Paradiso dove la pace è eterna per il bene di tutti.

Sia Antonio Recchi che Lorenzo Minotti non scelsero l’allenatore tra i “fossi” romagnoli, ma ben altri che erano nella stanza dei bottoni di una nuova sartoria. Il loro compito era quello in base all’economia di formare le squadre sia in serie C, sia in serie B, sia in serie B, con una lista precompilata da parte di Pierpaolo Bisoli.

Oggi, siamo ancora qua a tirarci la barba e a lisciarci i capelli, quando tra poco più di un mese il nuovo gruppo dovrà andare in ritiro ad Acquapartita per svolgere una preparazione degna di una serie cadetta che impone il solito carisma in campo oltre alla consapevolezza tecnica. Sempre che in ritiro non ci Voglia andare con una canna da pesca per vincere non un campionato, una Supercoppa, ma il “Trofeo della Trota”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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