Venticinque anni fa l’imprenditore Libero Grassi venne assassinato da Cosa Nostra perché si ribellò al racket del pizzo. Era il 29 agosto del 1991.

Alle 7:45, in via Alfieri a Palermo, si è tenuta una cerimonia per ricordare quest’uomo e il suo grande coraggio, in un periodo storico dove alzare la testa e ribellarsi non era certo una cosa da tutti.

Alla commemorazione ha partecipato anche il presidente del senato Pietro Grasso, insieme e ad altre autorità politiche e militari.

Per ricordare quanto avvenne nel giorno del suo omicidio, la docufiction di Rai1 “Io sono Libero”, ripercorre, attraverso ricostruzioni e immagini di repertorio, gli ultimi 8 mesi di vita di Libero Grassi, dal 10 gennaio 1991, giorno di pubblicazione sul Giornale di Sicilia, della lettera al “Caro estorsore”, alla partecipazione alla trasmissione “Samarcanda” di Santoro, fino al giorno della sua uccisione, il 29 agosto dello stesso anno. La regia è di Francesco Miccichè e Giovanni Filippetto, ed è coprodotta da Rai Fiction e Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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