Con l’obiettivo di ristabilire l’assetto politico europeo, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, si aprì a Versailles, il 18 gennaio 1919, la conferenza di pace di Parigi, alla quale parteciparono solo le nazioni vincitrici per l’elaborazione di trattati di pace da imporre ai governi delle nazioni vinte.

Il dibattito fu dominato dagli Stati Uniti con il presidente Woodrow Wilson, dalla Francia con il presidente del consiglio Georges Clemenceau e dall’Inghilterra con il primo ministro David Lloyd George, mentre l’Italia, rappresentata da presidente del consiglio Vittorio Emanuele Orlando, pur figurando tra le quattro grandi, ebbe un ruolo marginale.

Quattordici i punti redatti del presidente Wilson, che prevedevano l’abolizione della polizia segreta, il ripristino della libertà di navigazione, la soppressione delle barriere doganali, la riduzione degli armamenti, la reintegrazione di Belgio, Serbia e Romania, l’evacuazione dei territori russi occupati dai tedeschi, la restituzione alla Francia dell’Alsazia-Lorena, la possibilità di uno sviluppo autonomo per i popoli soggetti all’Impero austro-ungarico e a quello turco, rettifica delle frontiere italiane secondo le linee indicate dalla nazionalità, e infine l’istituzione di un nuovo organismo internazionale, la Società delle Nazioni, da cui trent’anni dopo sarebbe nata l’ONU. Ideata per appianare le tensioni tra le nazioni prima che degenerassero in conflitti armati, non riuscì ad evitarne nessuno.
Per quanto riguarda l’Italia, un patto segreto, firmato a Londra nel 1915 e che era stato la base diplomatica dell’intervento italiano in guerra, le riconosceva notevoli vantaggi territoriali nella Venezia Giulia, in Istria e Dalmazia e nel porto croato di Fiume.

Wilson si oppose (il trattato non era stato firmato dagli americani) e Orlando, in segno di protesta, abbandonò la Conferenza. Negli anni bui del dopoguerra i trattati di pace alimentarono forte malcolntento in Europa, lasciandoilpop molti punti irrisolti fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Passaggi Lenti

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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