Un grande, grande trionfo e più che meritato!
Su 19 candidature si aggiudica 6 David di Donatello d’oro 2024 per il suo film capolavoro “C’è ancora domani”ambientato nel 1946 ma di indiscutibile attualità.
E’ uno di quei film che non si possono perdere!
Una sintesi:
C’è ancora domani è un film del 2023 scritto, diretto e interpretato da Paola Cortellesi, al suo esordio come regista.
Il film è stato presentato alla 18ma Edizione della Festa del Cinema di Roma in concorso nella categoria “Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani”, ottenendo due premi, tra cui il premio speciale della giuria e una menzione speciale come miglior opera prima. È stato poi premiato come “Film dell’anno” ai Nastri d’argento del 2024. La pellicola ha ottenuto 19 candidature ai David di Donatello, risultando l’opera d’esordio con il più alto numero di candidature nella storia del riconoscimento; nell’occasione, ha quindi vinto sei premi.
La pellicola è stata un successo al “botteghino” venendo apprezzata dalla critica italiana ed estera per la regia e le prove recitative degli attori, oltre che per le tematiche affrontate legate alla cultura patriarcale, alla violenza di genere e ai diritti delle donne.
C’è ancora domani è nato da un’idea di Paolo Cortellesi, che ha scritto la sceneggiatura con Furio Andreotti e Giulia Calenda, basandosi sulla vita delle donne nel secondo dopoguerra in Italia e traendo ispirazione dalle storie raccontate dalla propria nonna e dalla propria bisnonna.
Il film è girato completamente in bianco e nero, scelta motivata dalla Cortellesi sia come un tributo ai film neorealisti italiani del secondo dopoguerra, sia dal fatto che lei immaginasse rappresentate in questo modo le memorie delle proprie nonne. Inoltre, per i primi otto minuti del film sono state utilizzate delle cineprese in rapporto 4:3, un altro omaggio ai film dell’epoca.
Il film è stato prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside e Vision Distribution. Le riprese esterne del film si sono tenute a Roma nel rione Testaccio, mentre le ambientazioni interne sono state girate presso gli Studi di Cinecittà. La regista ha preso parte in prima persona ai provini, cercando di rendere gli aspiranti attori parte della sua idea fin dai primi momenti della fase di registrazione. In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter Roma, la Cortellesi ha spiegato la scelta di ambientare il film nella città:
È stato naturale. La storia del film è inventata, ma c’è moltissimo dei racconti della mia famiglia. Sono per metà romana e per metà abruzzese. Mia madre venne a Roma a sei anni, ha trascorso qui la sua primissima infanzia. Ma molte delle storie da cui ho tratto ispirazione sono di mia nonna. È anche il motivo per cui ho immaginato l’opera in bianco e nero. Quando ti tornano in mente le immagini del passato a Roma non sono mai a colori. I cortili romani in cui tutto veniva messo in piazza. Si viveva insieme, non c’era discrezione, però era bello. La Roma di C’è ancora domani è molto lontana dalla Roma di oggi. […] La vita sociale era diversa. Forse le famiglie borghesi erano le uniche discrete. […] e abbiamo messo in scena un’incomunicabilità totale, che rappresenta la differenza di ceto sociale a Roma, come nel resto di Italia. Roma, però, non è solo un bacino. Roma è tante cose. C’è la Roma del centro, la Roma dei quartieri bene, poi c’è la Roma popolare, quella delle periferie, delle borgate”. La colonna sonora è stata curata da Lele Marchitelli e alterna composizioni originali a brani già editi.
La trama? no, meglio vederlo!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Franco Buttaro 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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