E’ scattata una raffica di accertamenti fiscali su i lavoratori dipendenti. Non solo professionisti e imprenditori sono sotto l’ occhio del fisco, ma anche la classe operaia.

Coloro che pensavano di essere al sicuro dall’occhio severo dell’ Agenzia delle Entrare si sbagliava di grosso e ora dovranno stare molto attenti. E sì, perchè i giudici tributari hanno attivato l’ accertamento detto ‘sintetico’ sulla base della verifica del tenore di vita e degli acquisti sostenuti dal contribuente. In parole povere, se la capacità di spesa del lavoratore subordinato è superiore rispetto al reddito che percepisce e dichiara mensilmente, il fisco può notificare l’ avviso di accertamento e rettificare al soggetto, le imposte dovute. E’ finita la cuccagna anche per i lavoratori e giustamente, sottolineerei io.

Se qualsiasi impiegato che prende uno stipendio minimo di 1000 euro al mese, va in giro in Porsche, ha quattro ville con piscina, c’è qualcosa di strano, o vi sembra tutto normale? Va bene fare la formichina e risparmiare di tanto in tanto, ma nemmeno in un migliaio di anni un semplice impiegato riuscirebbe a sostenere un tenore di vita di quelle proporzioni. Non scherziamo, su! Purtroppo di persone con questo vizio (chiamiamolo così), ne esistono fin troppe a questo mondo. L’ unica cosa che li differenzia dai grossi imprenditori di successo è che questi ultimi fanno sparire tutto il grano, come per magia.

Un lavoratore dipendente, prima o poi viene sempre scoperto, invece con gli altri professionisti del settore, le cose si fanno più complicate. Certo, possono esserci delle eccezioni anche nella classe più bassa, ma questa piccola differenza esiste e il più delle volte è determinante. Comunque, la tentazione di vivere al di sopra delle proprie possibilità economiche, è forte per la stragrande maggioranza della popolazione. Se non hai certe cose, non possiedi certi beni di consumo, sei out, un perdente, uno sfigato. E così, l’ italiano medio, invece di vivere nella media, appunto, vuole vivere alla ‘grande’, e allora investe in borsa e non dichiara, porta avanti affari in parallelo al suo lavoro e non dichiara, insomma aggira la legge e se ne infischia, perchè lui vuole vivere da Pascià. Ma il passo falso, il semplice impiegato non abituato a certe altitudini, lo commette sempre e così, in un attimo, tutti i suoi sogni di gloria vanno in frantumi.

Anche se per molti è qualcosa di ingiusto, bisogna sempre pagare tutte le tasse. Chi evade, fa pagare di più agli altri, perciò pagare tutti diventa l’ imperativo da portare avanti, sempre. Vivere una vita nella media non è poi così male, perchè permette a tutti di mangiare, vestirsi e avere un tetto sulla testa. Vivere del proprio stipendio non è vergognoso. Chi si deve vergognare è chi ruba i soldi allo Stato e di conseguenza ai contribuenti, non pagando le imposte, anche se, il più delle volte, sono dei veri e propri salassi.

Basterebbe veramente poco per condurre una vita onesta, e se non volete farlo per lo Stato, fatelo almeno per voi stessi. Ritornare a guardarsi allo specchio ogni mattina, sarebbe già una gran bel passo avanti.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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