Un altro campione dello sport se n’è andato. Johan Cruyff, 68 anni, ha perso la sua battaglia contro il cancro ai polmoni che stava combattendo ormai da qualche tempo.

Cruyff è considerato da tutti gli addetti ai lavori e dagli appassionati di calcio, l’inventore del calcio totale, il genio del calcio in senso assoluto e lo è stato – eccome se lo è stato – per un arco di tempo lunghissimo a cominciare dagli anni ’60 fino ad arrivare agli anni ’80. Questo incredibile calciatore ha cambiato le regole della tecnica e della tattica, grazie anche al suo vecchio mister ai tempi dell’ Ajax Rinus Michels che ha fatto di Cruyff il fantasista per eccellenza, un direttore d’ orchestra, dai piedi buoni e dal cervello altrettanto di livello.

Tutti difendevano e tutti attaccavano, nessuno compagno rimaneva isolato e tutti si aiutavano l’uno con l’altro, i ruoli prestabiliti erano, ormai, superati. Il campione di Amsterdam incarnava in pieno questa nuova era. Insomma, questo giocatore olandese in particolare ha contribuito alla nascita dei playmaker di oggi. Maradona, Platini, Zidane, Messi, C. Ronaldo e compagnia bella sono figli di quel calcio costruito in quella maniera. Grazie a quello stile inconfondibile, Cruyf ha vinto di tutto sia da giocatore con la maglia dell’Ajax prima e del Barcellona poi che da allenatore dei blaugrana. Non si poteva dire che il calcio totale non fosse un’ idea azzeccata, perché, sul campo, i risultati continuavano ad arrivare, senza sosta. In Italia, Arrigo Sacchi con il suo Milan composto da tre tenori olandesi (guarda un po’), ha sdoganato questo sistema di gioco, vincendo tutto quello che si poteva vincere.

Un altro seguace del mitico Johan, è stato Pep Guardiola, suo ex giocatore ai tempi del Barca che è diventato, negli anni, uno degli allenatori più vincenti della storia della società catalana. Di grandi calciatori, di autentici fenomeni è saturo il pianeta e quindi non ci stupiamo più di tanto. Ma quando un giocatore viene definito ‘genio’ o ‘inventore’, vuol dire che il suo apporto a questo movimento, a questo sistema, è andato oltre alla giocata sublime o al gol acrobatico. Cruyff ha fatto molto di più e verrà sempre ricordato per aver creato un modo nuovo di intendere il calcio. La sua eredità la vediamo ogni giorno alla tv, nelle partita nazionali e internazionali. Siamo tutti, in un modo o nell’altro, fruitori di quello stile, di quella eleganza e di quella spregiudicatezza. Chissà se, in un futuro non troppo lontano, nascerà un nuovo genio del pallone, un nuovo Johan Cruyff che ci indicherà una via alternativa. Le rivoluzioni sono sempre state fatte dagli uomini, ma per trasformare qualcosa, bisogna essere dei geni. Addio Cruyff, il calcio ti ringrazia e anche noi, riposa in pace.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui