L’appetito vien vincendo…!

Vincere ad Arezzo per finire bene il girone d’andata era pensiero logico, specie guardando la classifica, anche se, come al solito, per nulla scontato, magari anche solo considerando quanto l’ex Camplone avrebbe voluto prendersi una piccola rivincita sulla sua vecchia formazione.

In Toscana c’è stato da soffrire, soprattutto nel secondo tempo, ma i tre punti sono arrivati, con merito e la capacità di metterci l’anima che la formazione di Viali ha dimostrato ampiamente di avere.
Questa volta non sono stati i cambi a decidere il risultato, anzi, le sostituzioni decise dal mister hanno “tolto” qualcosa all’undici in campo, dando all’Arezzo modo di rendersi pericoloso più di quanto sarebbe stato lecito attendersi; però ciò non è bastato a fermare la corsa del Cavalluccio, che continua ad essere quinto, ma ben dentro una classifica cortissima per quanto riguarda il vertice.

il Girone B è infatti quello più combattuto, dato che a differenza degli altri due raggruppamenti, non c’è una formazione al di sopra delle altre; considerando la partita da recuperare del Padova, proprio i veneti potrebbero andare al comando da soli, ma nel giro di dieci punti sono otto/nove (sempre per i recuperi) le squadre che lottano per promozione diretta e play off.
Tra queste il Cesena sta facendo un percorso impensato in partenza, e pure dopo le prime giornate, ma che certifica la crescita di un gruppo in cui amalgama, sicurezza e consapevolezza, crescono di partita in partita; battere le ultime della classe non sempre è cosa facile, gli “scivoloni” sono possibili, specie se si va in campo senza la necessaria concentrazione, sostituita magari da una certa supponenza.

I bianconeri proprio in questo stanno dando prova di maturità, nonostante l’età media non sia certo elevata, grazie anche ad un allenatore che sa dare la giusta carica a tutto il gruppo, mandandolo in campo con la giusta mentalità, qualunque sia l’avversaria; trarre delle conclusioni oggi è alquanto prematuro, ma c’è comunque una buona dose d’ottimismo relativamente alla possibilità che quanto visto sino ad ora non sia fine a se stesso e possa durare anche nel ritorno.
Battere le formazioni inferiori è segno di maturità, ancor più quando anche contro chi è partito maggiormente attrezzato e con i favori del pronostico, le caratteristiche positive del Cesena emergono comunque e non si finisce “sotto” contro nessuno, al di là del risultato di ogni partita.

La Virtus Verona, che arriva da un’inattesa vittoria a Modena e che sta disputando un’ottima stagione, come certificato dal nono posto in classifica, darà un’ulteriore risposta alle ambizioni, ormai non più celate, del Cesena, che non potrà magari permettersi un mercato di gennaio “sontuoso”, ma che ha già nel proprio organico le forze per competere al meglio sino al termine, considerando anche il ritorno di quel Caturano sino ad ora presente “solo” numericamente nella rosa di Viali.
Tornerà solo a marzo il bomber, ovviamente se la fortuna questa volta lo assiste? Ebbene, vorrà dire che il Cesena avrà una freccia in più, e che freccia, al proprio arco quando inizieranno stanchezza e problemi legati ad una stagione dove il tempo per prepararla è stato davvero pochissimo.

Tornando per un attimo alla partita di Arezzo, questa è stata anche l’ultima sulla panchina toscana per Camplone, esonerato a causa degli scarsi risultati, proprio come successo a Cesena, dopo la salvezza raggiunta a seguito della sostituzione in luogo di mister Drago; ricordo bene l’arrivo dell’allenatore pescarese sulla panchina bianconera e come, dopo tre giorni, qualcuno che evidentemente poco sopportava Drago, parlasse della “mano” già visibile nel gioco cesenate.
La successiva salvezza non servì però che a rinnovargli una fiducia spazzata presto via da risultati pessimi che determinarono il ritorno dell’amato Castori e di quello che sarebbe poi successo in campo ed in tribunale …. fallimentare; la vita di un allenatore è fatta di alti e bassi, qualunque sia il suo nome e la strada percorsa e Camplone non si discosta dal percorso, pur se, approdando a Cesena, avrebbe certamente potuto risparmiarsi le critiche a chi lo aveva preceduto, tanto i fatti cosa dicono abbia poi fatto di meglio?

Camplone è però ormai il passato, oggi c’è da giocare e da rincorrere la via che porta verso la promozione, verso la Serie B; che poi l’obiettivo venga raggiunto è tutta un’altra cosa, ma essere lì a giocarsela è, oggi, una gran bella realtà, che tutti ci auguriamo duri il più a lungo possibile.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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