PUNTI E SOLDI

Parliamo di calcio giocato o di soldi e fallimento nel nuovo appuntamento con CesenAlé?
Magari di tutti e due?
Iniziando dal Campionato, dalla sconfitta casalinga contro il Padova e dai prossimi appuntamenti, questa volta contro formazioni anch’esse in lotta per raggiungere, prima possibile, la salvezza.

Ho letto diverse critiche relative alla sfida contro i patavini di Mister Mandorlini, che non mi trovano del tutto d’accordo, magari perché si parte da una base del tutto diversa circa le “ambizioni” di stagione del Cavalluccio; secondo me tutto sta a decidere quale é o quale dovrebbe essere l’obiettivo e, sinceramente, pensare ai play-off mi sembra un tantino azzardato…

Se poi si dice siano scuse quelle di aver affrontato formazioni più attrezzate e di aver perso, beh, qui credo si debba guardare la realtà, ovvero considerare che il Cesena non può essere considerato una “grande”, a differenza del Padova, ultima avversaria, costruita per vincere il Campionato; che poi ci riesca è un’altra questione, ma vogliamo mettere a confronto le due formazioni e le sostituzioni di lunedì sera?

Non ci giro tanto intorno, ma il Cesena, giovane e con diverse assenze di peso, poteva essere all’altezza del Padova? Il campo ha detto di no, senza ombra di dubbio, ma di no lo dicevano anche le premesse; se poi la “speranza” ci porta ad altre considerazioni, è legittimo, altrimenti non saremmo tifosi, ma un conto è sperare, un altro è usare il raziocinio e guardare in faccia la realtà.

Il Cesena ha perso in casa tre partite su quattro, mentre si è comportato meglio fuori, Carpi a parte (ma anche qui c’è differenza di forze ed ambizioni o no?), e pur senza pubblico ha dimostrato di “patire” il Manuzzi, o magari lo patisce perché non c’è l’incommensurabile spinta della Curva Mare, quella che in formazioni comunque meno attrezzate ed esperte del Padova, serve eccome, specie a volte persin troppo giovane.

Criticare, parlare di ambizioni mancate, mi pare andare oltre le forze che oggi il Cesena può esprimere in campo e fuori; certo serve più concentrazione, specie in difesa, ma serve perdere meno palloni a centrocampo, mettendo i difensori in grosse difficoltà, così come servirebbero cambi che possano dare sostanza; ed anche azzeccare i cambi, senza togliere gli unici che (come contro il Padova) paiono in grado di fare qualche danno agli avversari.Tutte cose facili se si guarda la partita dalla tribuna o in televisione, facendo il nostro lavoro invece di quello dell’allenatore o di chi va in campo, criticando perché quello è il nostro compito, ma “provando” a farlo di testa invece che di pancia anche se poi il tifoso che c’è dentro di noi prevale!

Vedremo se nei prossimi appuntamenti, contro formazioni alla portata, il Cesena saprà costruire qualcosa in più, vedremo se sarà in grado di costruire una tranquilla salvezza invece che dover rincorrere una difficile salvezza; essere ambiziosi è una bella cosa, da certamente una bella spinta, ma è davvero giusto parlare una settimana di play-off e l’altra di salvezza difficile? Il Cesena è sempre lo stesso ed il fatto che cambi l’avversaria è una pura questione di forze, anche o soprattutto altrui, con cui confrontarsi.

I soldi a questo punto come toccano l’attualità? Diciamo che lo fanno considerando che nei prossimi giorni il Tribunale di Bologna si occuperà del fallimento bianconero, con il Curatore Fallimentare che “pare” abbia definito in 88 milioni la richiesta risarcitoria relativa al crack della precedete gestione del Cavalluccio.

Tanti soldi indubbiamente, quelli che rappresenterebbero il buco di bilancio dell’ex A.C. Cesena; soldi relativamente ai quali sono chiamati in causa gli amministratori del “defunto” Cavalluccio, responsabili di aver creato un buco enorme con un’amministrazione tipica del mondo del calcio, e se così qualcuno ritiene non sia, basta guardare come funzionano le cose anche a ben più altri livelli, o i 6oo milioni di rosso delle sole quattro formazioni maggiori del nostro pallone, nell’ultima stagione (!!!!) sono fantasie giornalistiche?

Qualcuno pagherà tutti questi milioni? Qualcuno pagherà i debiti? Sarà molto difficile, anche perché come sempre ci sono tanti NULLATENENTI tra i coinvolti ed anche perché sarebbe opportuno, per una volta, colpire quelli che DAVVERO hanno fagocitato cotanto denaro, non senza averne cospicui guadagni ed oggi vivono placidi e contenti come nulla fosse successo!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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