Quando sarà possibile tornare a viaggiare in massima serenità e spensieratezza, ad oggi non ci è dato saperlo. Quello che possiamo fare però, nel frattempo, è viaggiare con la mente, e trovare ristoro allo stress, alla stanchezza e all’inquietudine instillata dall’incertezza, scegliendo una meta da visitare non appena ce lo potremo permettere. E allora eccovi servita una meta “4 stagioni”: l’Islanda.

Qualunque sia il periodo dell’anno in cui si scelga di visitarla, essa offre incanto, emozioni ed esperienze indimenticabili. In Primavera potrete assistere al risveglio della natura, e rimanere affascinati da quelle suggestioni che la quotidianità spesso impedisce di godere: il sole che si innalza nel cielo, l’erba che si fa verde, gli alberi che sbocciano alla vita mentre gli uccelli migratori tornano “a casa” e i fiumi di sorgente e i laghi di montagna pullulano di pesci.

In estate il sole non tramonta mai e il cielo si tinge di mille colori che vanno dal blu all’azzurro al grigio: salendo sui vasti altipiani, respirando consapevolmente, è possibile spaziare con lo sguardo verso orizzonti che sembrano infiniti, fino al punto dove si incontrano l’azzurro del cielo, il verde dei prati e il bianco dei ghiacciai. In autunno, mentre i ruscelli e i fiumi sono ricchi di acqua di scioglimento dei ghiacciai, le greggi di pecore e le mandrie di cavalli vengono riportati nelle fattorie dopo aver trascorso l’estate al pascolo, tutto intorno il verde lascia spazio al giallo, all’arancione, al rosso e al marrone: e gli appassionati della fotografia possono perdersi in scatti estatici tra cielo e terra. In inverno i contrasti cromatici si tingono di assoluto: il bianco della neve si posa sul nero delle distese di lava, mentre il cielo scurissimo diventa improvvisamente un palcoscenico di luci danzanti che mettono in scena uno spettacolo di rara bellezza, l’aurora boreale, il cui nome deriva dalla dea romana dell’alba “Aurora” e dal nome greco del vento del nord “Borea”: nonostante il fenomeno si verifichi nei mesi compresi tra settembre e aprile, è sicuramente d’inverno e fuori dai centri abitati che è più facile vederlo in tutta la sua magia.

Paese ricco di cultura e pullulante di abitanti ingegnosi e creativi, la sua storia è raccontata nei numerosissimi musei disseminati in ogni città e che conservano addirittura tracce risalenti al IX Sec. D.C. quando i primi coloni vi approdarono. Nella capitale Reykjavik antico e moderno coesistono delineandone un aspetto decisamente cosmopolita: abitazioni rivestite di lamiera ondulata sono affiancate ad altre di vetro, decisamente futuristiche, tratteggiando l’aspetto di una città dai forti contrasti. In tutto il Paese numerose sono le stazioni termali: ogni cittadina e ogni villaggio infatti possiedono almeno una piscina geotermale o una pozza d’acqua calda.

L’attenzione al benessere e alla salute si riscontra anche nelle numerose proposte turistiche: numerose fattorie propongono tour di equitazione, con durate che variano da un’ora ad -addirittura- 10 giorni! Per gli amanti della bicicletta molti sono gli itinerari possibili, insieme ai punti di noleggio; negli estremi fiordi occidentali gli amanti del bird watching trovano la più grande scogliera del mondo per numero di specie di esemplari di uccelli che vi nidificano; gli appassionati di pesca possono dedicarsi alla pesca del salmone e della trota, e d’inverno pescare sotto il ghiaccio; gli amanti del golf possono invece provare un’esperienza decisamente unica: giocare a golf sotto il sole di mezzanotte (attività possibile al Golf Club Akureyeri, nel nord del Paese).
Infine, ecco alcune curiosità sull’Islanda:
– è il primo Paese al mondo dove per legge uomini e donne percepiscono lo stesso stipendio
– l’acqua è così pura che viene distribuita nelle case senza trattamenti
– non esistono i cognomi
– gli Islandesi credono all’esistenza degli Elfi
– dagli oltre 200 vulcani dell’isola si ricava il 25% dell’energia elettrica utilizzata dal Paese
– gli islandesi leggono e pubblicano più libri di ogni altro Paese al mondo: alla vigilia di Natale è d’obbligo scambiarsi in dono dei libri, da leggere la sera stessa (tradizione il cui nome, tradotto, significa “diluvio di libri natalizio”).

E allora, visto che per questo Natale sarà pressoché impossibile raggiungere l’Islanda e vedere l’aurora boreale, non ci resta che acquistare e donare libri, dando così vita all’unico diluvio che possa salvarci: il diluvio culturale!

A cura di Sara Patron – Foto Sognareinsieme

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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