L’amore, si sa, non guarda con gli occhi ma con l’anima, ed è per questo che le due anime di cui voglio parlarvi si incontrarono, ad unirle fu la stessa strabordante passione per gli animali. Antonio, Toto per gli amici, qualche anno fa era partito con destinazione New York in cerca di fortuna dopo aver perso il lavoro da Sales Manager in una fabbrica specializzata nello stampaggio di impugnature di ombrelli in acetato. Giunto nella “Grande Mela” ancorché bacata, conobbe la donna che avrebbe cambiato completamente la sua vita. Cleopatra, Cleo per chi le vuole talmente bene da risparmiargli quel nome storico e lontano anni luce dalla contemporaneità, anche se i suoi genitori lo scelsero perché convinti che incarnasse già in tempi antichissimi l’ideale della donna colta, lavoratrice, innamorata e attenta alla cura di sé, era un’hairstylist che fino all’arrivo del lockdown, esercitava in una delle maison più trendy di New York, situata a Manhattan, con vista mozzafiato su Central Park.

Poi il licenziamento, la perdita contemporanea della copertura sanitaria e il sussidio di disoccupazione che non gli era garantito, la portarono lentamente ad isolarsi colpita da continuo mal di testa, difficoltà di concentrazione e memoria, quella che gli esperti chiamavano “brain fog”, sintomi che identificano il diffusissimo “Long Covid”. Entrambi disperati, decisero di rifugiarsi nell’unico mondo possibile, quello popolato dagli amici animali i quali, anche grazie alla fine del “confinamento”, vennero inaspettatamente in loro aiuto. Sì perché, anche “in the City that Never Sleeps”, tanti individui che avevano adottato un animale domestico per avere compagnia nei giorni difficili dei lockdown, con la fine dell’emergenza e dello smartworking, quando la vita sembrava essere rientrata nei binari giusti, cani, gatti, conigli e quant’altri, si sono ritrovati a vivere in case vuote.

Ora, a parte chi ha abbandonato l’animale di compagnia, persona priva di etica morale ma anche un criminale, altri hanno cercato aiuto e da qui il boom di richieste di pet sitter. Ad una media di 15 $ all’ora, in base a criteri legati alla taglia, al numero degli animali da gestire e se il servizio veniva prestato a casa propria e anche in orari notturni, in poco meno di due anni, Cleo e Toto decisero di tornare nel “Bel Paese”, portando con sé un bel gruzzoletto e Cassio e Bruto, due alani blu acciaio puro, alti al garrese più di un metro, trovati abbandonati dietro ad un ristorante cinese nel Queens. Ma prima della partenza, decisero di sposarsi presso il municipio di Manhattan, con una cerimonia molto breve, dopo aver reclutato un testimone maggiorenne tra gli amici animalisti.

I documenti necessari erano pronti all’uso: passaporto degli sposi; Marriage License (licenza di matrimonio); passaporto del testimone e, naturalmente, la carta di credito. L’intero pacchetto documenti era stato lasciato imprudentemente dalla giovane coppia sul tavolo della cucina, accanto a due ciotole colme di crocchette “Royal Canin Great Dane Adult” e di pasta lessata, e questa leggerezza portò i due giovani molossoidi ad addentare l’intero pacchetto documenti, carta di credito compresa, lacerandoli in maniera irrecuperabile. Una vera doccia fredda per Toto e Cleo, che ormai pregustavano le nozze, la breve luna di miele ad Albuquerque, New Mexico, la città più pet-friendly degli Stati Uniti e il ritorno in Italia. Sarà per un’altra volta.

I regni sono argilla; il letamaio ch’è la nostra terra nutre egualmente la bestia e l’uomo. La nobiltà della vita sta in questo.”

(Antonio e Cleopatra, William Shakespeare, Antonio: atto I, scena I, p. 92)

A cura di Marco Benazzi – Foto Rarely Seen

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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