Un ricordo del contrabbassista genovese Luciano Milanese morto all’età di sessantacinque anni. Vorrei citarlo come fosse ancora tra di noi, in un’estate di tanti anni fa quando a Cesena ai Giardini Savelli si svolgeva la rassegna Jazz “Sotto le Stelle“.
In questa occasione l’artista persona stupenda, disponibile e ottimo contrabbassista, suonava con la formazione capitanata dal trombettista cesenate, Guido Pistocchi.

Proveniente dal Louisiana Jazz Club di Genova è stato a lungo il musicista del Capolinea di Milano, celebre locale lombardo per la musica Jazz, dove ha suonato con quasi tutti i migliori colleghi italiani. Ha fatto parte del quartetto del batterista napoletano Tullio De Piscopo con Larry Nocella e Riccardo Zegna, del quartetto di Gianni Basso, del trio di Dado Moroni, del pianista Romano Mussolini, del trio di Nando De Luca.

Milanese ha diretto inoltre una formazione che affiancata la cantante Rosanna Casale grande interprete della canzone italiana e non solo, nata a New York, inizia la sua, carriera negli anni settanta come corista per Edoardo Bennato, Riccardo Cocciante, Mina, Donatello nell’opera discografica “Il Tempo degli Dei“. Ottiene inoltre un buon successo a Festival della Canzone Italiana a Sanremo nel 1986, con “Brividi”, brano scritto dall’autore Maurizio Fabrizio. Varie sono i progetti per Rosanna Casale, anche a teatro produzioni di commedie teatrali di musical come “A Qualcuno Piace Caldo”, con gli attori Alessandro Gassmann e Giammarco Tognazzi per la regia di Severio Marconi.

La cantante poi prosegue la sua attività artistica musicale all’inizio del nuovo Millennio con atri progetti interessanti ed è protagonista nella stagione teatrale 2001-2002 della commedia musicale “La Piccola Bottega degli Orrori“, accanto all’attore Manuel Frattini, sempre diretta da Severio Marconi.
Foto queste esperienze di commedie musicali, Rossana Casale partecipa come giurato ad un programma televisivo dal titolo “Star AcademyOperazione Trionfo‘ trasmesso da Italia1, un formato per nuovi talenti, ed è qui che Rosanna Casale conferma la sua passione per la Musica Jazz. Nel 2003 pubblica un’opera discografica dedicata alla cantante Billie Holiday, dal titolo “Billie Holiday in Me” e nel 2006 pubblica “Circo Immaginario” ispirato all’omonimo libro sarà Cerri. E proprio in questo momento che la Casale inizia a collaborare anche con tanti musicisti di estrazione jazzistica, uno tra i quali è il contrabbassista genovese Luciano Milanese.

Con Luciano Milanese si esibisce per molto tempo con la sua formazione in concerti jazz in varie parti d’Italia, nelle più prestigiose rassegne jazzistiche anche in Europa.
Il contrabbassista molto attivo nei contesti musicali collabora con vari musicisti tra i quali Lino Patruno, Guido Pistocchi e quelli storici come Ralph Sutton, Peanuts Hucko, Billy Butterfield. Luciano Milanese produce un’opera discografica dal titolo “Lucky Serenade” su etichetta Caligola Records nel 1991, con la formazione composta dallo stesso contrabbassista, dal sax tenore Carlo Atti, dal pianista Andrea Pozza e dal batterista Bob Braye, ottenendo un lusinghiero giudizio dalla critica specializzata e dal pubblico appassionato di Musica Jazz.

Con il gruppo ha partecipato a diversi festival: Nizza, Ivrea, Eurofestival, Il Ciack di Milano e tanti altri. A quattro anni della morte del grande “Lucky” Luciano Milanese, avvenuta il 19 ottobre del 2015 all’età di sessantacinque anni, il Circolo Arci Count Basie, Associazione di Promozione Sociale e Culturale di Genova festeggia e ricorda il contrabbassista genovese con la musica che amava suonare. La serata venne aperta da un quartetto formato da musicisti che sempre accompagnavano Luciano, Claudio Capurro al sax contralto e clarinetto, Gianluca Tagliazucchi al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e il figlio Carlo Milanese alla batteria. La serata ha avuto il suo seguito con l’intervento di ospiti e vecchi amici.
Una bella occasione per ascoltare un po’ di fragoroso jazz e per far rivivere la memoria di un contrabbassista che ha fatto molto per avere portato la Musica Jazz in Italia e non solo. Luciano Milanese è sempre stato attivo nel suo lavoro fino alla morte.

Chiara Sghembini musicista, compositrice, scrive del contrabbassista Luciano Milanese, sul sito “Jazz nella Storia” curato da Corrado Barbieri “Luky Luke?” Luciano Milanese.

“Abbiamo calcato gli stessi palchi, ma mai suonato insieme; abbiamo collaborato con gli stessi musicisti, ed era come se ci si conoscessimo personalmente da tempo immemore. Chi parla di lui, ne parla come di un “moderno musicista di una volta”, e, pur sembrando un controsenso, in realtà il bassista Luciano Milanese è stato “uno della vecchia guardia” che ha saputo contemporaneamente essere moderno. Una covata decisa e sicura, con la stessa mano con cui si potevano udire note flautate e delicate, giochi dinamici che solo un musicista attento avrebbe potuto eseguire. D’estate mi bastava aprire le finestre per sentire dell’ottimo jazz: era Luciano che accompagnava il “mio vicino di casa”, il noto pianista comasco Carlo Uboldi… ed era subito festa! La gente che passava sotto quelle finestre, percorrendo la via Milano, sostava piacevolmente per ascoltare quelle note sincopate, quel fraseggio esperto che ricordava la Rue del quartiere latino parigino, la stessa dove si trova il Caveau de la Huchette dove mi sono esibita in anni passati, meta ambita dei veri intenditori di Dixiland […]¹”.

La vita di Luciano Milanese si interrompe all’improvviso all’età di sessantacinque anni per un infarto, il 18 ottobre del 2015.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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