Gli Europarlamentari hanno presentato il DECRETO punitivo “CASE GREEN

in sintesi:
le abitazioni che attualmente si trovano nelle classi energetiche “G /F” entro il 2030 dovranno rientrare nella classe “E”
le abitazioni che nel 2030 si troveranno nella classe energetica “E” entro il 2033 dovranno rientrare nella classe “D”
entro la fine del 2050 tutte le abitazioni dovranno rientrare nella cosiddetta “NEUTRALITA’ CLIMATICA
C’è da chiedersi su quali basi ed elementi questi “politici super pagati” propongono, tramite decreto, queste “FANTASIOSE, IRREALI e PUNITIVE” regole, eludendo la storicità degli Stati Membri e così, come sempre, la nostra Italia, diventa VITTIMA di strumenti impositivi che danneggiano l’economia delle Famiglie, dei Lavoratori e dei Pensionati.

Su circa 12 milioni di alloggi presenti nel nostro Paese circa 9milioni sono stati edificati prima del 1974 e pertanto in fascia “G” la più incriminata, per non parlare poi dei borghi antichi, delle dimore montane, alcune di queste tra l’altro protette dalle Belle Arti, ecc. ecc.

La spesa media valutata per portare un alloggio in classe “D” è stimata intorno ai 20/30.000 Euro e per raggiungere la classe “A”, quella definita “neutralità energetica” circa 50/60.000 Euro

Questo impositivo decreto dovrà essere subito STOPPATO dalla centralità governativa italiana e dai nostri Europarlamentari, che purtroppo sembrano invece (quelli di sinistra) favorevoli a tale proposta in quanto la ristrutturazione abitativa – secondo loro – porterebbe ad una sensibile riduzione delle bollette. Un ragionamento molto vicino agli ambientalisti

Ipocrisia pura o forse non per CHI beneficia del loro congrui stipendi e note spese relative.

Non ci resta che sperare nel 2024 e nel cambio dei ruoli con persone più equilibrate e rispettose della vita dei cittadini della UE.

A cura di Pierluigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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