Il trombettista Louis Armstrong è stato senza nessun dubbio uno dei trombettisti che nella New Orleans dei primi anni del Novecento hanno dato un notevole indirizzo alla musica, con i suoi suoni che venivano interpretate in questo periodo, musiche che erano in prevalenza di origine europea, le marcè, le polke, il tango, e gli stili del ballo, la quadriglia, l’abanera, il tango, la polka. Uno stile portato dai coloni europei nella America del Sud.

Vorrei a proposito ricordare che un grande autore francese dell’opera Carmen, Bizet inserì nella sua opera il ballo dell’abanera.

Armstrong visse una vita infantile non facile, la povertà era sempre dietro l’angolo.
La tipica famiglia africana convertita in afroamericana che faceva fatica a sbarcare il lunario, con le difficoltà che la vita proponeva. Louis imparò il suono della tromba in riformatorio dopo essere stato messo per un fatto successo veramente.
Fece esplodere dei colpi di pistola in aria durante la festa di Capodanno, questa birichinata gli fruttò il riformatorio.
Ed è lì che con il tempo imparò molte cose della vita e imparò anche a suonare la cornetta, si proprio la cornetta, il primo strumento dei primi Vent’anni del Novecento, senza i pistoni.

Armstrong da giovane era appassionato dei suoni della New Orleans dei primi anni del 1920. Ancora prima che entrasse in riformatorio, il giovane aveva già ascoltato i suoni lungo la via celebre della città, Bourbon Street.
La celebre via dove vi si trovavano i locali più noti, dove ogni sera si esibivano gruppi di vari generi musicali.
Bourbon Street si trova nel cuore dell’antico quartiere francese e il suo tessuto urbano ha la caratteristica del periodo della Francia coloniale.

La città si sviluppa su 13 isolati da Canal Street all’Esponade Avenue.
Mentre è oramai nota principalmente per i suoi locali bar e strip club, la storia di Bourbon Street offre un ricco sguardo nel passato di New Orleans. Qui visse Louis Armstrong, noto anche con il soprannome di Sachmo o Pops, la sua data di nascita il 4 agosto del 1901. Armstrong certamente è stato tra i più famosi musicisti del genere musicale, il jazz del XX secolo, raggiungendo la fama inizialmente come trombettista, ma fu anche uno dei più importanti cantanti, soprattutto verso la fine della sua carriera.

Viene considerato una delle più grandi influenti personalità in campo musicale del secolo del Novecento, e le sue innovazioni interpretative hanno permesso alla musica jazz di evolversi ed espandersi, aiutandola a diventare un genere celebre in tutto il mondo.
Armstrong affermava di essere nato il 4 luglio del 1900. Sebbene sia morto nel 1971, fu solo verso la metà degli anni Ottanta che la sua vera data di nascita, fu scoperta, in realtà, che nacque il 4 agosto del 1901, questo fu scoperto per merito di un esame e da dei documenti battesimali più approfonditi.
Nacque come poi tutti i neri da una famiglia povera di origine africana a New Orleans, il profondo Sud ed era nipote di schiavi.
Trascorse la sua infanzia in un sobborgo residenziale della città della Louisiana, noto con il nome di Back of Town.
Suo padre, William Armstrong nato nel 1881 e morto nel 1922, abbandonò la famiglia, il figlio Louis quando era ancora neonato e se né andò con un’altra donna.

Sua madre, Mayann Armstrong, lasciò suo figlio a la sorella Beatrice Armstrong Collins alla nonna Josephine Armstrong, e a volte allo zio Isaac Armstrong.
Pur avendo una difficile gioventù, fini in riformatorio giovanissimo, il giovane Armstrong non considerava quegli anni come negativi e ne trasse ispirazione. In un’intervista Armstrong dichiarò: “Ogni volta che chiudo gli occhi per soffiare nella mia tromba, guardo nel cuore della buona vecchia New Orleans… Mi ha dato qualcosa per cui vivere”.

Dopo essere stato espulso dalla Fisck School all’età di undici anni, Armstrong si unì a un quartetto di ragazzi che avevano una vita simile alla sua e cantò insieme a loro per le strade di New Orleans, per guadagnare dei soldi.
Inoltre cominciò a cacciarsi nei guai.
Dapprima imparò a suonare la cornetta nella banda musicale di un riformatorio per ragazzi neri, l’Home for Colored Waifs di New Orleans, dove venne mandato per delinquenza, in particolare per un lungo periodo, quando dodicenne aveva festeggiato il Capodanno del 1913, sparando in aria un colpo con un revolver rubato al patrigno, come confermano alcuni documenti della polizia neworlesiana.

Il professor Peter Davis insegnò un po’ di disciplina al giovane Armstrong e lo istruì musicalmente. Louis diventò intanto leader della band. La Home Band suonò nei dintorni di New Orleans e il tredicenne Louis iniziò a confrontarsi sul suo strumento, la cornetta, iniziando così la sua carriera musicale.
A quattordici anni il trombettista di New Orleans lasciò il riformatorio, la Colored Waifs di New Orleans e la band dove suonava.

Andò a vivere prima con il padre e con la matrinia, poi di nuovo con la madre e nelle strade.
Armstrong ebbe il suo primo impiego alla Dance Hall di Hanry Pance’s un locale, dove Black Benny divenne il suo protettore e la sua guida.
Di notte il giovane Louis suonava la cornetta.
Seguiva con passione le frequenti esibizioni della banda cittadina e non perdeva occasione per ascoltare i musicisti più grandi, imparando da loro che si trovavano a New Orleans, tra i quali vi erano, Bunck Johnson, Buddy Petit, Kid Ory, e soprattutto Joe King Ory, il quale divenne mentore e figura paterna per il giovane musicista.
Successivamente Armstrong suonò nelle bande e sui battelli, i celebri Ferryboat di New Orleans, iniziando con la rinomata band del leader Fate Marable.
Louis descriveva il suo periodo con questo ottimo musicista come “Una via per l’Università”, dato che gli diede molta più esperienza.

Quando Joe Oliver lasciò la Città nel 1919, Armstrong prese il suo posto nella band, allora divenne la migliore Jazz band della città di New Orleans.
La carriera e l’ascesa per il trombettista Louis Armstrong divennero fondamentali nella sua vita di artista, il 19 marzo del 1918 sposò una ragazza dello Stato della Louisiana, di nome Dasy Parker. Adottarono un bimbo di tre anni, Clarence Armstrong, la cui madre, cugina del trombettista, morì dopo aver partorito. Il piccolo Clarence era mentalmente disabile, risultato di un incidente che ebbe in giovanissima età e Louis avrebbe speso il resto della sua vita a prendersi cura di lui.
Nel frattempo il matrimonio fallì velocemente e si separarono. Dasy morì poco dopo la sua separazione.

Attraverso esibizioni, concerti e in vari contesti come show televisivi, le abilità musicali di Armstrong mutarono.
Addiritura all’età di venti anni riusciva a leggere bene la musica nello spartito musicale.
Iniziò così ad essere incluso in vari assoli di tromba, il suo strumento, diventando uno dei primi musicisti che suonavano questo genere musicale, il jazz, diventò così uno dei primi specialisti di questo genere musicale che la storia abbia avuto, riuscendo però ad inserire anche, negli assoli, la sua personalità, la sua tecnica e il suo stile.

Creò un proprio suono, unico e fortemente caratterizzato, e inoltre iniziò a cantare nelle sue esibizioni. Fu nel 1922 che Armstrong si unì alla grande immigrazione nella città di Chicago, dove venne invitato dal suo mentore Joe King Oliver a unirsi alla sua band. Avrebbe guadagnato abbastanza con la sua musica da non doversi più arrangiare con lavori di vario genere. In quegli anni ci fu a Chicago un grande boom economico e la città era letteralmente piena di occasioni di lavoro per i neri.
Nei primi anni Venti la band di Oliver fu la più importante della città di Chicago, in periodi in cui la città era capitale della Musica Jazz.

Armstrong incise i suoi primi dischi suonando come seconda cornetta, nella band di Oliver. Eccitato dalla sua vita nella città, il trombettista iniziò a scrivere delle lettere nostalgiche ai suoi amici di New Orleans. La reputazione di Armstrong aumentò, tanto che venne sfidato in varie gare da persone che volevano mostrare alla gente il nuovo musicista e trombettista, incise inoltre i suoi dischi alla label Genett Records, e all’Okeh Records. A quei tempi poi il trombettista incontrò anche il musicista Hoagy Carmichael, con il quale avrebbe collaborato successivamente, gli venne presentato da un’altro bravo trombettista, Bix Beiderbeke, il quale aveva una sua propria band.
Armstrong amava molto lavorare con Oliver, ma la seconda moglie, la pianista Lil Hardin Armstrong, lo incitò a cercare più guadagni e a sviluppare il suo nuovo stile, lontano dall’influenza di Joe Oliver. La presenza però di Lil influenzò così l’amicizia tra Louis e il suo mentore.

Nel 1924 il musicista aderì a un invito per andare a New York a suonate con l’orchestra di Fletcher Henderson, la band afroamericana più famosa a quei tempi.

In questa occasione passò alla tromba differente dalla cornetta perché senza i pistoni, che aveva fino ora usato. Ebbe così il modo di lavorare meglio con gli altri musicisti. La sua influenza sul celebre sassofonista della band può essere così ascoltata nelle celebri registrazioni durante questo periodo. Louis Armstrong fu un musicista capace ad adattarsi rapidamente allo stile musicale di Henderson, suonando con il suo strumento e tentando perfino in certe occasioni di suonare il trombone a coulisse, uno strumento difficile da suonare, perché al posto dei pistoni vi è una asta chiamata coulisse, il suono che emette il trombonista deve essere registrato dal movimento dell’asta per dare l’effetto delle note.
Ben presto iniziò anche a cantare raccontando le storie della città di New Orleans. L’orchestra di Handerson suonava nei migliori locali frequentati da persone bianche, tra cui il famoso locale Roseland Ballroom, con la classe di Don Redman. Perfino l’orchestra di Duke Ellington si recò al Reseland, solo per assistere alle magnifiche prestazioni del trombettista di New Orleans.

Durante questo periodo Armstrong fece molte registrazioni, organizzate da un suo vecchio amico di New Orleans, il pianista Clarence Williams; queste includevano parti suonate da piccole band, venivano chiamate alla fine del 1940, Combo e dal locale Williams Blue Five, alcune delle migliori formazioni di combo lo vedevano come un suo rivale, nel campo della musica e della serie di accompagnamenti con cantanti del genere Blues, come Bessie Smith, Ma Rainey, e Alberta Hunter.
Dopo il periodo newyorkese del 1924, il musicista neworlesiano tornò a Chicago un anno dopo per occuparsi della moglie, che voleva nuovamente dare linfa e una spinta alla sua carriera e aumentare i suoi guadagni.
Lui però era stato bene a New York, ma dovette seguire ciò che la moglie gli chiedeva, Lil Armstrong pianista gli chiedeva di lasciare la grande orchestra di Henderson che, secondo le idee della moglie, al marito il gruppo gli limitava, in qualche modo, la sua crescita artistica.

Lei usava definirlo “il più grande trombettista del mondo”.
In realtà era solo un membro della band della moglie.
In ogni caso, in questo periodo il trombettista incise brani propri firmati a suo nome, sia con la band di sua moglie che con gli Hot Five e gli Hot Seven, producendo in successione, Potato Head Blues, Muggles, un riferimento alla marijuana, e West and Blues.

Il gruppo includeva Kid Ory al trombone, Johnny Dodds al clarinetto, Johnny St. Cyr al banjo, e la moglie al pianoforte, e di solito non c’era un batterista.
Lo stile di leadership di Armstrong fu molto buono per i suoi compagni della band, come disse St. Cyr in un’intervista: “lavorare con lui era così rilassante e ha sempre dato il meglio. Suonò anche col quintetto del musicista Erskine Tate, che si esibiva, di solito, nel locale il Vendome theatre.
Fecero anche delle colonne sonore per alcuni film e per degli show, con versioni di musica Classica come Madame Butterfly.
Iniziò ad usare lo scat, il tipico virtuosismo canoro noto nella Musica Jazz con imitazione vocale di strumenti musicali tramite la riproduzione di fraseggi simili a quelli strumentali.
Questa tecnica non prevede l’uso di parole compiute, bensì fonemi è un’unità linguistica dotata di un valore distintivo, ossia una unità che può produrre variazioni di significato se scambiata con un’altra unità: Lo scat, si è affermato in ambito live sia estemporanei assoli su schemi armonici prestabiliti, sia in fraseggi contrappuntistici o concentrati, alternati con altri strumenti.

Da un punto di vista fonetico lo scat si avvale di un’infinita varietà di suoni svincolati da linguaggi convenzionali.
Memorabili alcune storiche performance scat in vari concerti di noti cantanti, da Leo Watson, di Mark Murphy, del docente Bob Stoloff, insegnante della cantante Ella Fitzgerald, Mel Torme’, Cab Calloway e Dizzy Gillespie.
Il gruppo di Armstrong divenne ben presto famoso e diventò uno dei più celebri gruppi degli Stati Uniti. Giovani musicisti, sia neri che bianchi, che erano affascinati dal nuovo stile di jazz moderno, che Louis aveva inserito nell’idioma di questo genere musicale afroamericano.
I dissapori con Lil, che voleva sempre stretto a se il suo marito Armstrong, lo portarono a separarsi nel 1927. Dopo questo periodo, il trombettista iniziò a suonare per il locale Sunset Cafe’, di proprietà di Joe Glaser, che in quegli anni si poteva considerare una sorta di manager, con la Carroll Dickerson Orchestra, che ben presto gli venne dato il nome di Louis Armstrong and his Stompers, con il pianista Hines alla direzione musicale.
Hines e Armstrong divennero in seguito amici.
Negli anni seguenti, il locale ebbe fra i soci proprietari Al Capone, il boss della malavita. Durante la Grande Depressione del 1929, Armstrong tornò a New York, dove suonò nell’orchestra del Musical Hot Chocolate, un opera teatrale scritta dall’autore Andy Razaf e dal pianista compositore Fats Weller.
Fece anche un cameo come cantante, con il brano Ain’t Misbehavin’, la versione poi diventò famosissima.
Iniziò a lavorare ad Harlem il quartiere di New York city, nel locale notturno il Connie’s Inn, più famoso dopo il Cotton Club che era una sorta di rifugio per il boss ebreo della malavita newyorkese Dutch Schultz,.
Inizialmente, Armstrong ebbe un discreto successo con le sue canzoni famose composte dal suo vecchio amico Hoagy Carmichael, anche le registrazioni fonografiche andarono bene e vennero anch’esse ritenute dal pubblico che lo seguiva, un successo di vendita.

Le sue registrazioni degli anni Trenta ebbero un grande vantaggio soprattutto con l’introduzione dell’RCA Victor Records, la sussidiaria della Radio Corporations of America nel 1931 che aiutò molto i cantanti e i loro vari stili a emergere, come quello del cantante Bing Crosby.
La famosa interpretazione di Louis della canzone Sturdust divenne una delle versioni più famose, grazie alle abilità vocali del trombettista neworlesiano e al suo approccio nel cantare queste canzoni.
Anche la sua versione del brano Lazy River, registrata nel 1931 ebbe un discreto successo.
Il singolo All of Me del 1932, entra nel 2005 nella Grammy Hall of Fame Award.
La grande depressione del 1928 ebbe un grande impatto nel mondo della Musica Jazz in America.
Il grande locale Cotton Club chiuse nel 1936 e molti musicisti smisero di suonare.
Il trombettista bianco Bix Beiderbecke morì e la band di Flatcher Henderson andò in pezzi . King Oliver fece alcune registrazioni ma oramai gli anni d’oro erano passati.
Sidney Bachet eccelente musicista si dovette inventare un’altro lavoro, divenne sarto e Kid Ory ritornò a New Orleans e si mise ad allevare polli.
Il trombettista si spostò a Los Angeles alla ricerca di nuove opportunità, il trombettista di New Orleans suonò al nuovo Cotton Club della città californiana, con il vibrafonista Lionel Hampton in questa occasione a occuparsi dei debiti e degli altri problemi che affligevano il trombettista.
Inoltre il musicista incontrò un problema alle dita alle labbra, si formarono a causa del suo modo sbagliato di suonare la tromba.
Iniziò così a usare spesso la voce e ad apparire in teatri.
Nel 1937, Armstrong sostituì Rudy Vallee in un programma radio della CBS, diventando la prima persona nera ad avere una parte in programma radiofonico.
nel 1943, dopo molti anni in tour, si stabilì definitivamente a New York, nel quartiere Queens, dove oggi vi è un museo in suo onore.

Nella nuova residenza il musicista continuò a sviluppare il suo stile musicale. Registrò un’altra canzone dell’autore e musicista Carmichael, intitolata Rockin’ Choir.
Nei trent’anni successivi, Armstrong si esibì per altre trecento serate.
Dopo un concerto a New York, nella celebre Town Hall il 17 maggio del 1947, che lo vide collaborare con il trombonista Jack Teagarden, Joe Glaser sciolse la grande band e ne creò una nuova.
Una piccola formazione di sei elementi, in questo periodo queste formazioni venivano chiamate Combo, formata da Armstrong, Teagarden, Earl Hines e altri famosi musicisti.
Il nuovo gruppo venne annunciato all’apertura del locale Berg’s Supper Club.
La formazione nel febbraio 1948 fu invitata come deadline all’inaugurazione del Festival del Jazz di Nizza in Francia e venne chiamata All Stars e includeva ottimi musicisti.
Durante questo periodo Armstrong comparve in molti film, spesso come comparsa o, pochissime volte, come coprotagonista, uno dei celebri film e Alta Società, con gli attori Bing Crosby, Frank Sinatra e Grece Kelly.
Apparve inoltre sulla copertina del Time Magazine il 21 febbraio 1949.

Nel 1964, registrò una delle sue canzoni più famose, Hello’ Dolly!.
Il singolo scalò subito le classifiche, prendendo il primo posto, scavalcando addirittura il gruppo inglese di Beatles dalla prima posizione della Billboard Hot 100, raggiungendo la seconda posizione in Norvegia e l’ottavo posto in Germania ed Olanda.
Nel 1965 il musicista neworlesiano vinse anche uno dei premi più ambiti il Grammy Award per la canzone dell’anno e il Grammy Award per la migliore esecuzione vocale, con il brano Male.

Nel 1969 fu protagonista insieme alla cantante e attrice Barbra Streisand nel film musical Hello’ Dolly!
La canzone venne premiata nel 2001 con il Grammy Hall of Fame Award.

Louis Armstrong mantenne la sua agenda sempre piena fino a pochi anni dalla sua morte.
Negli ultimi anni suonò in alcuni locali show televisivi. Fece inoltre dei tour in Africa, Europa e Asia.
I suoi appuntamenti col pubblico si fecero sempre più radi a causa dell’età, ma continuò egualmente a suonare fino al giorno della sua morte, avvenuta il 6 luglio 1971 per un infarto, undici mesi dopo aver suonato al famoso show nell’Empire Room del Waldorf Astoria.

Poco prima della sua morte aveva detto: “Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all’incirca tutto ciò che desideravo perché ciò ho lavorato”.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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