L’emergenza in Emilia Romagna non è ancora finita e per ritornare alla normalità ci vorranno anni. L’alluvione non ha fatto sconti, si è impadronita di un territorio solare, organizzato, temprato, che stava lavorando assiduamente per ospitare i turisti provenienti da tutto il Mondo.

Ora grazie ai tantissimi volontari, ai giovani, alle protezioni civili arrivate da altre regioni, ai vigili del fuoco, al Croce Rossa Italiana, alle forza dell’ordine, si cerca di liberare le città romagnole dal fango, l’acqua nei letti dei fiumi si è piano piano ritirata anche se ne rimane ancora tanta in alcune frazioni della provincia di Ravenna.

C’è tanta voglia di rialzarsi, ma questa volta senza l’aiuto di tutti, di una grande solidarietà nazionale che parte dal governo Meloni, sarà seriamente compromesso il tessuto sociale-economico della regione emiliana-romagnola.

Le acque si ritireranno anche loro sprofondano agli inferi, mentre i volontari rimarranno a sostegno della popolazione duramente colpita, ferita, addolorata che li considera già come figli acquisiti fino al Paradiso.

 

il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto redazione

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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