Creare e interpretare simboli e sigilli in senso divinatorio è una tradizione molto antica, spesso utilizzata nelle religioni afro-americane.

Nello specifico, nella tradizione Voodoo, soprattutto nel Voodoo haitiano, vengono richiamati gli spiriti denominati “loa” o “Iwa” attraverso la rappresentazione di uno o più sigilli, tracciati sul terreno, con polveri diverse tra loro.
Questi particolari sigilli vengono chiamati “Vevè”.

Ogni Vevè riproduce, dal punto di vista grafico, le caratteristiche di uno spirito mediante disegni stilizzati e simboli che sono legati allo spirito stesso; per meglio dire sono dei disegni magici che servono per richiamare le divinità e si tracciano durante i rituali con farina, caffè o altre polveri e poi destinati agli iniziati.

L’utilizzo di rapppresentazioni grafiche e di sigilli per chiamare e connettersi con le divinità ha origine dalla tradizione africana bantu, ma troviamo disegni rituali molto simili anche a Cuba, Santo Domingo, in Brasile, nella religione Induista e nelle riserve degli indiani Hopi e Navajos.

Anche nella geomanzia (divinazione in base a segni naturali o artificiali sul terreno) c’è l’usanza di interpretare simboli e sigilli; in origine il divinatore prendeva tra la mani una manciata di terra e poi la lanciava sul suolo interpretando le forme che la terra stessa aveva assunto.

Un’altra forma di divinazione nella quale vengono utilizzati i simboli divinatori è la caffeomanzia, ovvero la divinazione attraverso la lettura dei fondi di caffè, nella quale ad ogni disegno viene dato un significato e un’importanza diversa, secondo la collocazione all’interno della tazzina.

A parere di alcuni esperti del Voodoo, i Vevè rappresentano elementi delle forze astrali e durante le celebrazioni delle cerimonie, essi vengono utilizzati proprio per richiamare i loa (spiriti) a scendere sulla terra.

I loa hanno un aspetto unico e originale strettamente legato al proprio Vevè, nonostante possono essere stati apportati nei tempi, piccoli cambiamenti ai sigilli, nei paesi dove vengono tracciati.

I Vevè sono un tipo di scrittura spirituale e astrale, una sorta dii alfabeto atto a comporre frasi mistiche di senso compiuto; assieme ai simboli infatti, vengono utilizzati anche degli elementi che permettono di dare una forte carica a queste azioni spirituali.
Secondo tradizione il rituale viene eseguito in questo modo: i Vevè vengono tracciati a terra prima della celebrazione con farina bianca, farina di mais, polvere di caffè, polvere di mattoni ed erbe di vario tipo, secondo il tipo di entità da evocare.
La polvere viene sparsa sul terreno con la mano destra facendola scorrere tra le dita utilizzando pollice, indice e medio, cercando di tracciare in modo regolare il disegno.

Dopo aver tracciato il Vevè, viene fatta un’offerta sacrificale come da usanza (bevande, cibo o altro) e al centro viene posta una candela.
A questo punto il sacerdote (Hungan) o la sacerdotessa (Mambo) attivano il rituale suonando un campanello o una maraca, recitando invocazioni e preghiere particolari secondo il fine da raggiungere; ovviamente durante le cerimonie vengono tracciati più Vevè nell’intento di richiamare piu spiriti.

I Vevè vengono tracciati con polveri diverse secondo il luogo di appartenenza o Divisione (nel Voodoo si contano 21 Divisioni): nella divisione Rada si utilizza farina bianca di grano, nella Divisione Soler si usa il riso, nella Divisione India viene impiegata farina bianca di mais, nella Divisione Negra viene adoperato caffè mescolato con cenere mentre nella divisione Petrò viene usato il mattone in polvere mescolato al peperoncino per simboleggiare la loro indole focosa e passionale.

I Sacerdoti e le Sacerdotesse di un tempio Voodoo (Hounfort) sono molto minuziosi nell’insegnare ai loro adepti come comporre e utilizzare queste polveri, gli ingredienti possono variare secondo il luogo dove viene abitualmente eseguito il rituale. Le ricette ovviamente vengono riservate agli iniziati e non possono essere diffuse ad altri.
Nel Voodoo haitiano solitamente i Vevè vengono tracciati al centro del tempio mentre nel Voodoo delle 21 Divisioni i disegni vengono eseguiti di fronte all’altare.

Solo i Sacerdoti e le Sacerdotesse sono in grado, tramite le loro conoscenze e talenti, di richiamare i loa (spiriti) e per la buona riuscita del rituale è importantissimo tracciare i Vevè appropriati in modo minuzioso.
I Vevè possono essere trasformati anche in dipinti, serigrafie, arazzi, patchwork e molto altro.
Questi minuziosi disegni ci proiettano, attraverso la loro bellezza e le loro origini mistiche, in un regno magico e misterioso che è al di fuori della nostra comprensione e delle nostre abitudini.

A cura di Barbara Comelato – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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