Franco Ambrosetti è considerato il trombettista europeo è tra i grandi musicisti e compositori jazz sulla scena mondiale.

Ambrosetti è nato a Lugano il 10 dicembre del 1941. Figlio del sassofonista Flavio Ambrosetti, ha iniziato a studiare il pianoforte a otto anni per poi dedicarsi alla tromba da autodidatta, a partire dai diciassette anni. Ha esordito a Roma nel 1961 allineando una dopo decine di collaborazioni con i più importanti artisti attivi a livello internazionale. Oltre alla musica, ha fatto carriera in seno all’azienda di famiglia – oltre seicento impiegati e per meriti amministrativi ha raggiunto la posizione di a.d. Dopo anni di intenso lavoro nel 2000 ha ceduto la società per concentrarsi sulla carriera artistica.

Tra i molti riconoscimenti, il titolo di Chevalier des Arts et des Lettres conferitogli della Repubblica francese nel 2004.
Franco Ambrosetti appena ricevuto l’onoreficenza sostiene: “Solo la Musica è essenziale nella mia vita. È una passione nel cuore che papà mi ha tramandato e mostrato”.
Nel 1961 forma il suo primo gruppo. La sua infinita passione per la musica e il jazz non gli impedirono però di laurearsi in economia nel 1968, presso l’Università di Basilea. Dal 1963 al 1970 Ambrosetti suonò con il quintetto di suo padre, di cui faceva parte anche il pianista e compositore George Gruntz e il batterista Daniel Humair, con i quali ancora oggi collabora. E con questa formazione che nel 1967 Franco Ambrosetti debutto negli Stati Uniti al Monterey Jazz Festival; la rassegna più importante tra le tante che vi sono negli Stati Uniti, si tiene ogni anno a Monterey in California dal 1958, nei 20 acri del Monterey County Fairgrounds nella cittadina di Monterey.

Nel 1972 Franco ufficializzò la formazione in: “George Gruntz Concert Jazz Band“.
Suonò anche come freelance e in alcuni casi incise anche, con diversi musicisti di fama mondiale come Dexter Gordon, Connoball Andderley, Michael Breacker, Mike Stern. Inoltre fondò anche un quartetto con i migliori musicisti jazz italiani come Alfredo Golino, Antonio Farao e Dado Moroni.
Oggi è attivo come freelance in Europa e negli Stati Uniti, sia come solista sia come leader della sua formazione.
Come solista ha partecipato alle registrazioni di numerose opere discografiche prodotte dalla cantante Mina.

Molti i premi che si è aggiudicato nella sua lunga carriera, il primo lo vinse nel 1966 alla Vienna International Jazz Competition, poi per la miglior opera discografica in Italia come formazione, importante e dato dalla critica musicale al musicista svizzero, il Montreaux Jazz Festival Award, nel 1973, 1980, 1982, il premio RAI nel 1985 come European Music, inoltre nel nuovo Millennio. Viene premiato nel 2009 all’Italian Jazz Award, una nomination come Best Jazz Act, il migliore jazzista italiano.

Franco Ambrosetti poi con il pianista Danilo Rea partecipa nel settembre 2021 alla rassegna Crossroad arrivata alla sua 23° edizione, rassegna che si svolge nei teatri delle città dell’Emilia Romagna. In questa occasione insieme hanno dato vita a un duo e poi a un quartetto, in entrambi i casi rivolgendosi alle loro comuni esperienze. Entrambe jazzisti di prim’ordine, hanno familiarità e una lunga consuetudine con i vertici della Musica Leggera italiana (non a caso si sono conosciuti in occasione di un’incisione discografica della cantante Mina). La scaletta del duo si è mossa appunto all’interno di queste coordinate musicali, tra Stati Uniti e Italia, con l’aggiunta di qualche brano brasiliano.

Franco Ambrosetti è da quasi 60 anni sulla cresta del jazz europeo, sempre con l’attenzione ben focalizzata sull’eredità statunitense di questa musica, a partire dalla sua lunga militanza al fianco dei grandi musicisti afro-americanani: Dexter Gordon, Connoball Andderley, Joe Henderson, Ron Carter, Kenny Baron…
Del resto i modelli sui quali sembra essersi plasmata l’eloquenza di Ambrosetti (Freddie Hubbard e Clifford Brown) vengono da questa scuola, anche se in anni recenti il trombettista svizzero si è concesso molte scappatelle al di fuori dei territori del mainstream, indirizzandosi verso un’espressività più moderna. Con Danilo Rea il pianoforte jazz raggiunge vette di inaudito lirismo nato a Vicenza nel 1957 è però cresciuto artisticamente a Roma, sulla cui scena jazzistica ha esordito assai presto, creando nel 1975 il Trio di Roma, con Enzo Pietropaoli al contrabbasso e al batterista Roberto Gatto.

Franco Ambrosetti musicista e imprenditore di successo ha saputo conciliare due professioni apparentemente agli antipodi, un’esperienza che ha voluto raccontare nel libro autobiografico: La scelta di non scegliere. Una vita passata in viaggio che lo ha visto suonare accanto ai grandi nomi del jazz, senza mai allontanarlo dal ticino, marito, padre, nonno oggi Ambrosetti condivide la vita con la moglie Silli, circondato dai nipoti, dall’arte e dalla sua inseparabile musica.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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