Chi di noi, almeno una volta, non ha sognato di diventare una star? Da bambini, un po’ tutti, abbiamo cantato davanti a uno specchio, imitando i cantanti famosi, non è vero?. Però, solamente in pochi, hanno avuto la perseveranza e il talento mostrato da Elisabetta Gagliardi (classe 1983), da Alessandria. Grazie al trionfo, nella seconda edizione del contest Dee Jay on stage andato in scena a Riccione, arrivato insieme al bassista Nicola Bruno, con la canzone ‘Una volta sola’ , la cantautrice piemontese è entrata, a pieno titolo, nel panorama musicale italiano. Ma la Gagliardi non è nuova al mondo dello spettacolo, perchè vanta nel suo crriculum, anche la partecipazione al famoso talent The Voice. Ma, come è iniziata la carriera di questa giovane artista? Proviamo a chiederlo direttamente a lei.

Elisabetta, prima di tutto ti volevo chiedere se ti aspettavi un così grande successo a Dee Jay on stage…
‘Ci speravamo e lo volevamo. Abbiamo sempre creduto nelle grandi potenzialità del nostro progetto basso e voce e volevamo che arrivasse a tutto il pubblico presente in Piazzale Roma e ci siamo riusciti.’

Quanta soddisfazione vi ha portato questo successo?
‘Quando Linus, durante la premiazione, ha detto: ‘il vincitore non è un uomo’. E anche se sapevo di essere l’ unica donna in finale, ho guardato Nicola e poi il vuoto per 30 lunghissimi secondi, ma successivamente, abbiamo esultato.’

Elisabetta, quando hai iniziato ad approcciarti alla musica?
‘Ho iniziato a cantare all’ età di 12 anni circa, appena mi sono iscritta al Conservatorio di musica della mia città, nella classe di pianoforte. Ho portato avanti scuola, università e conservatorio.’

Quando è nato il sodalizio artistico con Nicola Bruno?
‘Il sodalizio con Nicola Bruno è nato due anni fa. Ci siamo conosciuti nella scuola di musica dove entrambi insegnamo. Sapevo che lui era uno dei bassisti più bravi in circolazione. Abbiamo iniziato a lavorare, da subito, dando vita ad un progetto particolare: il Pop che veniva contaminato dalla Psichedelia.’

Elisabetta, la partecipazione a The Voice, ti ha aiutato a farti conoscere un po’ di più nell’ ambiente musicale? Che esperienza è stata?

‘La partecipazione a The Voice è stata, indubbiamente, interessante e unica. L’ ho presa quasi come un gioco e devo ammettere che mi sono divertita molto. Di questa esperienza ricordo la mia ‘blind audition’, quando si è girato Piero Pelù. Ho ancora impressa bene in mente la sua espressione meravigliata nel vedermi.’

Secondo te, oltre ai talent show, ci sono altre strade che un cantante in erba può percorrere per far carriera nella musica?
‘Credo che esistano altre vie oltre ai talent, ma le sto ancora cercando. Credo nel live e nel lavoro in studio, nelle prove e nelle cantine. Ci sono concorsi internazionali interessanti come quello di Radio Dee Jay, che ti danno grande visibilità.’

A proposito di visibilità, pensi che grazie a questa vittoria, la tua carriera possa essere a una svolta?
‘Chi lo può dire. Siamo e parlo anche a nome di Nicola, già molto felici di quello che sta succedendo. Continueremo a lavorare sodo come abbiamo sempre fatto fino a ora, senza un attimo di sosta.’

Come è nata la canzone Una volta sola? Quanto è importante, per te, questo brano?

‘E’ nata nella stanza di casa mia, dove ho un pianoforte scordato. Il testo è uscito di getto, sopra la melodia, con frasi prese da un quaderno che porto sempre nella mia borsa. Qualche mese dopo l’ incontro con Nicola, il pezzo finisce nelle sue mani e lo arrangia con il basso, una linea di pianoforte e lo space Eco. Ne esce un pezzo minimale ma molto intenso.’

Elisabetta, quanto è importante, per te, questo brano?

‘Il testo è importante, fa parte del mio vissuto. E’ sentito sulla mia pelle, per questo, quando lo canto dal vivo, diventa un qualcosa di speciale.’

Progetti per il futuro? Qual è la vostra ambizione?

‘Per il futuro vedremo la realizzazione del nostro primo disco, che è in fase di preparazione nello studio del nostro produttore Andrea Tripodi. Il disco uscirà nei primi mesi del 2017. Abbiamo grandi ambizioni, ma per scaramanzia, ora, non possiamo svelarle.’

A cura di Nicola Luccarelli _ foto Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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