Jacopone da Todi attraverso le illustrazioni di Elen Carbonari e
un’intervista immaginaria.Nel vasto panorama dell’arte visiva emergono talenti interessanti che
trasformano la tela o il foglio in un mondo incantato di immagini
vibranti ed emozionanti. Tra questi spicca una giovane e brillante
illustratrice: Elen Carbonari.

Elen sta conquistando, giorno dopo giorno, il cuore di molti con le sue
opere grafiche presenti all’interno del libro “Ci sarà una volta…
Jacopone” scritto da suo padre Andrea Carbonari per la Bertoni Editore.
La sua abilità nell’illustrare non solo cattura l’attenzione, ma
trasmette anche emozioni profonde attraverso ogni tratto. Elen sta
dimostrando una versatilità efficace; infatti ogni suo disegno riflette
una maestria tecnica affiancata da una particolare visione artistica.
Riesce a coniugare tecnica e passione, curando ogni dettaglio con
attenzione, per creare un’esperienza visiva coinvolgente.

Il protagonista del libro scritto da Andrea Carbonari è Jacopone da
Todi. Così ci è sembrato originale simulare una (im)possibile intervista
con lui, qualora fosse ancora presente tra noi. Di seguito vi riportiamo
quanto emerso.

Salve Jacopone da Todi. Ci racconti cosa ti ha ispirato a dedicarti alla
vita spirituale e poetica?

La mia vita ha subito una svolta profonda a causa di vari fatti tragici
e interiori che sarebbe troppo lungo stare ad elencare. Questi eventi
hanno però scosso le fondamenta del mio essere e mi hanno spinto a
cercare un significato più elevato nella vita.

Come hai sviluppato il tuo stile poetico unico?

La mia poesia è un riflesso del mio tumultuoso percorso interiore. La
sofferenza, l’estasi mistica e la ricerca della verità sono intrecciate
nelle parole che compongo. Il volgare italiano, nel suo semplice
splendore, diventa il mezzo attraverso cui cerco di esprimere le
profondità dell’anima.

La tua esperienza mistica ha influenzato la tua visione della vita e
della fede. Puoi condividere qualcosa a riguardo?

Certamente. La mia esperienza mistica è stata un incontro diretto con la
divinità, un abbraccio con l’Ineffabile. In questi momenti, ho percepito
la presenza di Dio nella mia vita e ho abbracciato la povertà come una
via per avvicinarmi a Lui.

La tua poesia spesso riflette una tensione tra il mondo materiale e
quello spirituale. Come affronti questa dualità?

La dualità tra il mondo materiale e spirituale è una sfida che affronto
costantemente. La poesia diventa il ponte che collega questi due mondi,
permettendomi di esplorare le tensioni e cercare un equilibrio tra le
esigenze del corpo e quelle dell’anima.

Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso le
tue opere?

Desiderio invitare le persone a riflettere sulla fugacità della vita
terrena e a cercare il significato più profondo dell’esistenza. La fede,
l’amore e la poesia possono essere guide preziose in questo viaggio
spirituale.

Todi nel medioevo e Todi oggi. Quali le differenze?

Nel Medioevo, Todi era un centro medievale con una forte presenza
storica e culturale, caratterizzato dai tipici luoghi di ritrovo, come
la piazza, le chiese, i palazzi.
Oggi Todi conserva il suo fascino storico, ma si è sviluppata anche come
una destinazione turistica con servizi moderni, ristoranti, e attività
culturali. La città ha mantenuto la sua architettura antica, offrendo
una mescolanza affascinante di storia e contemporaneità.

Quali i valori nel Medioevo e quali oggi?

Nel Medioevo i valori erano spesso fortemente influenzati dalla
religione, con un’enfasi sulla fede, la gerarchia sociale e il rispetto
per l’autorità. La vita era spesso organizzata intorno a comunità locali
e la lealtà feudale era centrale. Oggi i valori variano ampiamente a
livello individuale e culturale. Molte società attribuiscono importanza
a concetti come la libertà individuale, l’uguaglianza, i diritti umani e
la diversità. La tecnologia e la globalizzazione hanno contribuito a una
maggiore interconnessione e accesso alle informazioni, influenzando le
prospettive e i valori delle persone in modi diversi.

Grazie Jacopone da Todi per aver condiviso la tua prospettiva unica con noi.

Ci sarà una volta… Jacopone

Jacopone da Todi stanco di vagare per l’iperspazio, decide di rientrare
nella sua adorata terra d’origine, per vedere come stanno le cose e
rendersi conto dei cambiamenti. Siamo intorno all’anno 3000 e la città
gli appare completamente irriconoscibile, tanto che vorrebbe scappare.
Incontra però un gruppetto di giovani del futuro, che non sa nulla di
lui, ormai sepolto anche nella memoria collettiva, e così si svolge la
vicenda tra passato e futuro: Jacopone racconta ai ragazzi di sé, la sua
vita, i primi amori, la conversione, le laudi, la lotta contro la
corruzione della Chiesa, la prigionia e i giovani lo rendono partecipe
di ologrammi, avatar, teletrasporto, proiezioni di vita dal passato al
futuro e viceversa e intelligenze artificiali. Tra loro nasce anche una
sorta di amicizia, sebbene i due mondi e cioè il Medioevo del frate e il
futuro robotizzato dei giovani, siano così distanti e diversi.
Attraverso le tecniche delle fantasmagoriche strumentazioni
tecnologiche, i ragazzi riescono a ricostruire, come fosse una
proiezione in video, la Todi degli anni del frate. Il finale è a
sorpresa: ci sarà un’ altra volta Jacopone? O forse due o tre? Chissà!

Le differenze tra la vita passata a Todi e quella attuale dipendono da
vari fattori personali e situazionali.

Se Jacopone da Todi fosse ancora in vita oggi, probabilmente si
dedicherebbe alla causa dell’ambiente e della pace. Potrebbe essere un
attivista per la salvaguardia della natura, promuovendo uno stile di
vita semplice e sostenibile. Parteciperebbe attivamente a un’iniziativa
sociale per aiutare i meno fortunati e diffondere un messaggio di amore
e compassione nel mondo contemporaneo. Inoltre potrebbe essere coinvolto
in attività artistiche e culturali, utilizzando la sua poesia e la sua
sensibilità spirituale per esplorare le sfide e le questioni dell’epoca
contemporanea.

Chi è interessato a esplorare la vita di Jacopone da Todi, in maniera
fedele e fantasy al tempo stesso, potrebbe prendere in considerazione
come regalo di Natale il libro di Andrea Carbonari, significativo anche
per gli amanti della storia, della poesia e della spiritualità.
Considera l’acquisto del romanzo per arricchire la tua conoscenza e
goderti una prospettiva approfondita su questo personaggio affascinante
del XIII secolo, che si ripresenta a noi, proiettandosi però nel XXXI
secolo.

Buona lettura e buon Natale!

A cura di Ilaria Solazzo – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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