Sono passati 50 anni dalla morte di Coco Chanel, stilista all’avanguardia per vocazione, ribelle e audace per natura, che ha inventato uno stile unico, rivoluzionando la couture e stravolgendo i codici tradizionali della moda del XX secolo, con un impero creato a sua immagine e somiglianza, che dal mondo della moda passa anche per quello dei profumi e della gioielleria.

“Quando troverò un colore piĂą scuro del nero, lo indosserò. Ma fino a quel momento, io mi vestirò di nero” (Coco Chanel)
Gabrielle Bonheur Chanel ha creato il personaggio di Coco, diventando un’icona. Nata a Saumur il 19 agosto del 1883, perse la madre quando era ancora una bambina. Il padre lasciò lei e le sorelline all’orfanotrofio di Aubazine. Dalle suore imparò l’arte del taglio e quella del cucito. Si porterĂ  dietro di quegli anni il rigore del bianco e del nero, i tagli rigidi e monacali. Non era una designer e non era una sarta.
Diceva: “Io non disegno, scolpisco. Adopero la mia matita solo per tingermi gli occhi e scrivere lettere. Scolpisco il modello, piĂą che disegnarlo. Prendo la stoffa e taglio. Poi la appiccico con gli spilli su un manichino e se va, qualcuno la cuce. Se non va, la scucio e poi la ritaglio. Se non va ancora, la butto via e ricomincio daccapo. In tutta sinceritĂ  non so nemmeno cucire”.

La moda passa, lo stile resta (Coco Chanel)
Di Gabrielle Chanel si è parlato molto anche per la rivalitĂ  con Elsa Schiaparelli, pioniera della moda avanguardista e inventrice del rosa shocking, anche se, a differenza della sua contemporanea, che si fece influenzare dai surrealisti e da Poiret, Chanel rimase sempre slegata dalle mode del momento. PerchĂ©, diceva, “la moda passa, lo stile resta”. Come dimostrano i suoi abiti senza tempo. Durante la Seconda guerra mondiale fu costretta ad abbassare la saracinesca alla boutique di Rue Cambon, ad eccezione dei profumi, che continuò a vendere e poi fino ai primi anni Cinquanta si ritirò in Svizzera.

“Io non faccio la moda, io sono la moda” (Coco Chanel)
Tornò alla moda nel 1954 con una nuova collezione: in quegli anni in Francia si affermava un altro grande couturier, Cristian Dior, che nel 1947 aveva lanciato il New Look. Grazie al duro lavoro, Chanel volò negli Usa per ricevere il Neiman-Marcus Award, l’Oscar della moda e nel 1955 creò un altro successo intramontabile: la borsetta 2.55, ispirata al guardaroba maschile, dal design matelassĂ© e con la catenella di metallo, intrecciata al cuoio. Il sogno proibito di milioni di donne in tutto il mondo. Gli anni Settanta segnarono infine il debutto di un altro grande classico: il sandalo bicolore, realizzato per lei direttamente dal celebre calzolaio AndĂ© Massaro. Il 10 gennaio 1971, a 87 anni, Chanel morì in una camera dell’hotel Ritz di Parigi, da anni suo buen retiro. Non sapeva che da lì a breve il suo nome sarebbe diventato leggenda.

A cura di Samanta Costantini – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui