Allarme in Indonesia dopo che si sono persi i contatti con il volo Sriwijaya Air SJ 182 sulla rotta Giakarta-Pontianak, un Boeing 737-500 con oltre 50 persone a bordo. Sul posto sono in corso le ricerce, mentre le tv indonesiane riferiscono che un pescatore nell’area di mare al largo di Giakarta racconta di aver visto un aereo in picchiata cadere in mare. L’aereo passeggeri della compagnia indonesiana Sriwijaya Air è sparito dai radar 4 minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Giacarta.
Alla tv locale il capitano EKo Surya Hadi, comandante della nave della guardia costiera Trisula, avrebbe confermato la notizia, secondo quanto riporta il Global Times,del ritrovamento di rottami insieme a resti umani nelle acque al largo della capitale. Più prudente un ufficiale della National Search and Rescue Agency, Suwito, citato dall’agenzia Dpa: “Pescatori – ha affermato – hanno riferito di aver visto rottami ma per ora non possiamo confermare nulla, siamo diretti sul posto”.
Secondo i resoconti dei media locali, i pescatori hanno individuato oggetti metallici, che si ritiene facciano parte di un aereo, nelle Thousand Islands, una catena di isole a nord di Giacarta. Le riprese televisive hanno mostrato parenti e amici di persone a bordo dell’aereo che piangevano, pregavano e si abbracciavano mentre aspettavano all’aeroporto di Jakarta e all’aeroporto di Pontianak. La compagnia aerea ha informato che l’aereo percorreva una rotta stimata in 90 minuti da Giacarta a Pontianak, la capitale della provincia del Kalimantan occidentale, sull’isola del Borneo, in Indonesia.
Il Boeing 737-500 è in servizio da 27 anni, secondo i dati di registrazione di Flightradar24. È decollato poco dopo le 14.30 (ora locale) – le 8.30 in Italia – e ha perso contatto con i radar subito dopo, ha detto alla tv indonesiana un funzionario impegnato nelle operazioni di di ricerca e soccorso. Alla fine del 2018, un Boeing 737 Max della compagnia aerea indonesiana Lion Air era precipitato al largo di Giacarta, uccidendo i 189 passeggeri e l’equipaggio. L’aereo disperso oggi è un modello molto più antico.
A cura di Roberto d’Orazi – Foto Getty Image
