NAUFRAGAR MICA E’ DOLCE…

…. Neppure in questo mare!
E no, questo non è il Cesena, non quello che pensavamo di vedere all’Adriatico, non quello che “speriamo” di non rivedere contro la Reggiana. Finire terzi o quinti una differenza ce l’ha eccome, poi può essere che vada avanti di più chi in stagione è arrivato dietro e magari, si fa per dire, preferisce giocare fuori che in casa.

Se quello che (non) abbiamo visto a Pescara è il meglio del Cesena odierno, beh, allora facciamoci poche illusioni, almeno nel breve periodo e consideriamo di esserci illusi, e sbagliati, quando pensavamo che il terzo posto fosse alla portata di una formazione che non dovrebbe mancare di esperienza, carattere, determinazione.
Pazienza se in campo andassero undici ragazzini, con l’età di Berti; da una formazione così potresti aspettarti alti e bassi, anche da una settimana all’altra, ma con la gente oggi in rosa?

Capisco certi commenti letti in questi minuti, a caldo, quando ancora l’adrenalina ti scorre nelle vene, anche solo per il tifo; sono le cose normali uscite per la rabbia, che non ti fanno essere razionale, ma specie noi commentatori dovremmo riuscire a trovare possibili spiegazioni al …. Misfatto.
In questi mesi non sempre è andato tutto per il verso giusto, ma quando per tre quarti di stagione vedi gente che tira fuori ottime prestazioni, pensi di vederla sembrare un altro all’improvviso e senza spiegazione, se non che la forma fisica e mentale è un qualcosa soggetta ad alti e bassi?
A volte ci si chiede il perché ci siano in C calciatori che potrebbero tranquillamente giocare in altre categorie, poi guardi il rendimento e ti accorgi come questi abbiano momenti altalenanti ed ecco svelato il motivo.

Ricordo, quando ero un ragazzino, che mi chiedevo il perché ci fossero bravi calciatori di cui in Nazionale parevano non accorgersi; in quei momenti pensavo fosse una questione di maglia, di potere delle società, di “nome” ….
Poi, quando il tifo è diventato più maturo e non era solo la “pancia” a pensare e considerare, ecco venire fuori argomenti come la capacità di concentrazione, di sostenere la pressione, di saper nascondere anche i cali di forma.

Credo che questo sia ciò che ha fatto decadere i risultati del Cesena, al di là della forza di chi gli sta davanti in classifica, dato che da due/tre mesi a questa parte le avversarie non sono state sempre e solo quelle davanti.
Può essere che chi gioca nel Cesena oggi non sia qui per ripiego, ma solo perché non ha la capacità, le caratteristiche, la forza per disputare campionati più importanti e può essere che questo sia il motivo di alti e bassi che non hanno spiegazioni diverse.

Il calcio è un gioco semplice e spesso sono semplici i risultati, specie quelli dei tempi lunghi; poi ci sono i “santoni”, i maghi, professori e maestri, così come i fuoriclasse ed i campioni; ma pure le sole, i bidoni, i cannonieri che “ballano ” una sola stagione, quelli che smettono e se ne aspetta ancora la maturazione…. e se fossimo noi, tifosi e “cantori ” del pallone che ce ne accorgiamo per ultimi?
Terzi o quinti cambia eccome, anche se poi un Matelica qualunque rompe le uova nel paniere, questo in ogni parte del mondo, Cesena compresa.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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