La famiglia Zanni, proprietaria di un ristorante e un bar nei pressi di Villa Verucchio, aveva organizzato lo scorso sabato una serata all’insegna della goliardia e del divertimento.
Dopo la cena al ristorante, il bar, sempre della famiglia, ma con una gestione separata rispetto al ristorante, aveva organizzato una serata “anti-Juve” nella quale simpaticamente si offriva un gelato a chi gufava contro la squadra bianconera impegnata nella nefasta finale di Champions contro il Real Madrid.
La partita è andata come tutti sanno e diversi tifosi bianconeri, a cui sarà rimasta indigesta la cena della serata, hanno deciso di manifestare la loro contrarietà all’iniziativa, attraverso una veemente protesta social.
Alla famiglia promotrice dell’iniziativa sono arrivate minacce, per fortuna solo verbali, ma pesantissime, come quella di dar fuoco a tutti i membri del locale e al locale stesso.
“Noi non rispondiamo alla protesta, stiamo in silenzio. Anche se non ci saremmo mai aspettati una reazione del genere da parte di certe persone, che evidentemente non hanno capito le nostre intenzioni scherzose”.
Queste le dichiarazioni di un addetto ai lavori all’interno del ristorante, rimasto sbigottito, come tutti, dalle minacce ricevute.
“Alla serata hanno partecipato anche alcuni tifosi della Juve, che addirittura per avere il gelato gratis si sono anche presentati con maglie di altre squadre. La nostra intenzione era buona, ma forse non abbiamo usato bene i canali di comunicazione dei social e siamo stati fraintesi”.
Ecco l’unica pecca dunque, quella di non essere riusciti a comunicare in modo chiaro il messaggio.
Questo però non giustifica una reazione così pesante, anche se solo verbale.
Anche se la finale di Champions è un evento nazional-popolare, specie quando la disputa una squadra italiana “stiamo pur sempre parlando di un gioco e la gente lo dovrebbe sempre vedere come tale”, queste le dichiarazioni; le cose davvero importanti nella vita sono altre.
A cura di Giacomo Biondi
