Qualcosa non quadra… I bianconeri sono in preda al nervosismo più totale, lo si nota in campo.
Il Cesena soffre di disturbi psicopatologici, in genere scaturiti da un conflitto inconscio.
L’espulsione di Ricciardo a Campobasso, il rigore errato per mancanza di lucidità, sono elementi reali che alimentano allarmi in campo di comportamenti più o meno gravi.
Cosa dovrà fare il cavalluccio per uscire da questo momento buio e rientrare nella sfera della coscienza dei propri mezzi?
Ci vorrebbero le lezioni innovative di William Cullen dove a Edimburgo arrivavano studenti in medicina da tutto il mondo? Forse sì! Ma, il gruppo romagnolo ora come ora ha solo un maestro di calcio…., Giuseppe Angelini. Sarà dunque solo lui a guidare questa “scolaresca calcistica” verso la promozione passando da un esame durissimo.
Non ci possono essere alibi di nessun tipo. O la formazione capitanata dal conte De Feudis vince questo campionato, o sarà un secondo fallimento, questa volta non economico, ma sul terreno di gioco. E, ai tifosi, poca importa se qualcuno si dimetterà dalla politica, perchè in politica ci è sempre stato; quello di cui ha bisogno questa meravigliosa gente sportiva è di avere un calcio in città professionistico.
Le chiacchiere, le foto di facciata, il rimanere megalomani o benefattori non produrrà un solo fico secco.
Ci vuole assolutamente un cambiamento repentino da parte di tutti i componenti della rosa a cominciare dalla prossima sfida in casa contro il Montegiorgio che non ha più nulla da chiedere a questa stagione. Nel pallottoliere bianconero bisogna aggiungere altri tre punti fondamentali e sperare in un colpaccio della Jesina nel “solco” del Matelica a sole due lunghezze.
Dopodichè ci saranno quattro giornate di fuoco, con le temperaturature che si alzeranno fino a bruciare l’erba e le radioline sulle tribune alte di volume per ascoltare fino allo spasimo il destino delle due rivali.
Marche o Romagna? Chi vincerà questo palio così determinante per il futuro di due borghi antichi con caratteristiche sociali e sportive completamente diverse?
Riteniamo che esistano molte probabilità, visto il “vento di passione”, che occorrerà attendere fino all’ultimo giro d’orologio dell’ultimagiornata per capire chi tra le due rivali potrà togliersi la maglia sudata e fare il giro definitivo di tutto lo stadio. Festeggiare la promozione in Lega Pro è pur sempre sinonimo di conquista totale.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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