In corso di svolgimento a Bologna la 31^ edizione di SANA, Salone internazionale del biologico e del naturale. Oltre mille espositori provenienti da tutta Italia e da 30 Paesi stranieri,  piccole e medie aziende locali che da diversi anni, alcune anche da decenni, hanno scelto di coltivare e produrre con metodi naturali, più sani e più rispettosi dell’ambiente.

Una vera e propria panoramica generale su quanto accade adesso in un mondo che il più delle volte rimane fuori dalla rete della grande distribuzione,  un’ occasione per incontrare direttamente i produttori e scoprire cosa possono offrire, dalla frutta e la verdura, ai prodotti finiti come formaggi e miele. Il biologico infatti non è solo un modo di mangiare, ma una vera e propria cultura della cura di sé e della protezione del Pianeta, le cui risorse vengono depredate e sprecate ogni giorno anche attraverso le tecniche di agricoltura e allevamento intensivi.

Ma il SANA non è solo una vasta esposizione di prodotti green e salutari, è anche un’occasione per approfondire il discorso e capire quali saranno le prossime mosse. Sul piatto ci sono ovviamente i temi urgenti di questi anni, dal cambiamento climatico alla salvaguardia della biodiversità. Ma anche aspetti che riguardano più direttamente la salute, come le intolleranze e le allergie alimentari.

Ricco il programma degli eventi, con incontri e  workshop in corso di svolgimento. L’attenzione è puntata naturalmente sulla sostenibilità e sulle possibili soluzioni per ottenere una filiera sempre più ecologica, con l’intervento di esperti del settore, come professori universitari e ricercatori, ma anche rappresentanti di aziende che tutti i giorni devono far fronte ai problemi e alle sfide che il biologico impone in un mondo dove i consumatori sembrano sempre più decisi a virare verso questo mercato.


Articolo e foto a cura di Franco Buttaro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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