In Italia vi sono ottimi musicisti nei vari comparti strumentali. Musicisti che suonano con le loro formazioni nel Jazz, ma inoltre sono interpreti che collaborano anche con vari enti lirici entrando nei vari organici; in questo caso le Orchestre sinfoniche dei tanti teatri comunali che l’Italia possiede, ma non solo vi sono anche persone nel mondo della sonorità che lavorano presso l’orchestra sia sinfonica che ritmica della Rai, uno di questi è il contrabbassista Massimo Moriconi, dove troviamo ottimi strumentisti, che oltre ad essere fissi possono essere anche turnisti. Inoltre questi musicisti insegnano nei maggiori conservatori italiani, dove viene studiata la musica e specialmente propedeutica, che sarebbe una serie di nozioni il cui apprendimento ha valore preparatorio e lo studio di una determinata disciplina, in questo caso la musica e dove i docenti insegnano le tecniche dei vari strumenti che gli allievi scelgono la padronanza dello strumento.

I vari contrabbassisti italiani oltre ad avere la loro professione di musicisti e di artisti con le loro formazioni, formano i nuovi musicisti del domani, musicisti che avranno anche loro una vita artistica notevole, perché penso che la vita di un artista in questo caso il musicista sia una notevole fonte di soddisfazione a livello personale.
Come hanno fatto tanti musicisti italiani che si sono dati anche alla Musica Jazz e per questo chiamati jazzisti e che hanno avuto il successo meritato, che sempre sono riconosciuti anche a livello europeo e in altre nazioni come l’America.

Uno di questi musicisti è il contrabbassista Piero Leveratto.
Piero Leveratto è considerato uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici, è nato a Genova nel 1959, ha iniziato la propria attività verso la fine degli anni Settanta. Gli anni seguenti lo hanno visto collaboratore con i più importanti musicisti italiani, ricordiamo i nomi che vanno da Giorgio Gaslini, Pietro Tonolo, Claudio Fasoli, Guido Manusardi, Roberto Ottaviano, Tiziana Ghiglioni, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Battaglia, la Big Band di Mario Raja, Giancarlo Shiffini, l’Heart Quartet di Maurizio Gianmarco, il Trio di Enrico Pieranunzi, a fianco di quali ha suonato in tutta la penisola italiana ed all’estero tanto sui palchi di Jazz Club quanto in rassegne e Festival di rilevanza internazionale come Umbria Jazz, a Nice Jazz Festival, a Den Haag, Amiens, Odessa, Leverkusen, Le Mans, North Carolina, Dublino, Algeri e Malta.

Tra i vari musicisti d’oltreoceano con i quali ha collaborato Piero Leveratto dal vivo in concerti e in studio di registrazione ricordiamo i nomi di Lee Konitz, Mal Waldrom, Steve Grossman, Sal Nistico, Joe Chambers, Stave Lacy, Dewey Redman, e tanti altri. La sua discografia è anch’essa notevole, conta cento opere discografiche per le importanti label come la YPG, Soul Note, Silex, Red Records, Blue Note Records, Fonit Cetra, Ariston e Gala Egea.

Piero Leveratto è inoltre attivo nell’insegnamento del contrabbasso, presso il Conservatorio Giacomo Puccini di La Spezia e i corsi estivi di Siena Jazz e come compositore ed arrangiatore non soltanto nell’ambito jazzistico.
Inoltre il contrabbassista genovese a scritto il libro dal titolo: “Piero Leveratto ‘Conversazione di Livio Partiti con Piero Leveratto’.
Edizioni Casa Editrice Sellerio.

“Piero Leveratto “con la musica”, note e storie per la vita quotidiana: “Una possibile enciclopedia, una guida all’ascolto, una colonna sonora, un repertorio per ogni stato d’animo“.

“Tra i righi e le righe, storia di musica e musicisti, frammenti, appunti, suggerimenti per chi voglia lasciarsi accompagnare, attraverso generi diversi, nelle piccole e grandi cose della vita”. “Ciascuno di noi, in certi momenti, ho avuto bisogno della musica. Non fa differenza che si tratti delle parole di una vecchia canzone ascoltata da una zia e riemersa inattesa dalla nostra memoria, o del primo movimento di una sinfonia eseguita da un’orchestra davanti a noi. Quando il fluire delle note raggiunge la nostra attenzione dall’autoradio, da una voce nella tromba delle scale, da un video su YouTube – ci rendiamo conto di quanto la musica, come colonna sonora che accompagna ogni gesto quotidiano, sia necessaria.

Protagonisti delle pagine di questo volume sono allora i suoni più adatti a fare da cornice agli accorgimenti della vita, a eventi e sensazioni, alla bellezza e alla sofferenza, al desiderio e alla sua assenza. Guidato da mediocri grandi artisti e falliti di genio, e enfants prodiges e vecchi che non demordono, il lettore può ritrovare le melodie che lo hanno accompagnato in occasioni memorabili o da dimenticare, imbattersi in vicende bizzarre, divertenti e autentiche, per quanto decisamente improbabili.
O anche, più semplicemente, andare alla ricerca del brano giusto per l’occasione giusta. Che si tratti della paura di volare (generica, molta o nessuna), dalla dipendenza dal lavoro o dall’agorofobia, di un attacco di tosse, di far perdere le proprie tracce o di sentirsi “un pò così”, le ricette di e con la musica offrono rimedio e consiglio attraverso suggestioni musicali o grazie all’esperienza di un musicista, passando dal rock alla sperimentazione contemporanea, dalla Vienna di Mozart, all’isola di Tonga, da Schubert a Bob Dylan, dalla Bossa Nova di Jobim, ai Beatles da Bach a Coltrane.

È una piccola enciclopedia, un repertorio, un manuale per star meglio. A suon di musica.

Il testo, “Piero Leveratto conversazione di Livio Partiti con Piero Leveratto, è stato tratto dal sito oneline, “Il Posto delle Parole”: paroletypepod.com, del 25/04/2022).
Ecco che il contrabbassista Piero Leveratto sul suo libro parla di musica sui suoi affetti su noi persone, entrando in un mondo quello dell’intimità, degli affetti, degli amori, dei sentimenti.

Ogni brano, ogni compositore, ogni genere musicale che sia classica, Musica Leggera, Musica Jazz, permette a ognuno di noi, di vivere la vita ascoltando un qualsiasi brano e di entrare in un mondo fantastico, l’importante oggi nell’era del Millennio, perché abbiamo bisogno di tranquillità, di serenità e di affetti, e la musica è un’ottima terapia per noi esseri umani.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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