Obama ha da poco annunciato le nuove misure contro la violenza legata alle armi in Usa, e visto che la questione è di fondamentale importanza, il presidente ha anche preso parte a un dibattito pubblico in una università della Virginia, trasmesso in diretta dalla Cnn, con un centinaio di ospiti pro e contro.

Obama ha difeso il giro di vite contro le armi nel corso del dibattito e in una lettera aperta pubblicata dal New York Times, ha definito “l’epidemia della violenza delle armi” come una vera e propria “crisi nazionale” che ha bisogno di una risposta nazionale. “Tutti abbiamo una responsabilità e un ruolo da giocare”, ha scritto il presidente, avvisando che non appoggerà alcun candidato alle presidenziali “che non sostenga una riforma di buon senso sulle armi da fuoco. Tutti, hanno una responsabilità, compresi i proprietari di armi e anche l’industria delle armi deve fare la sua parte, mentre fino ad oggi non ha risposto assolutamente di quello che fa”.

In diretta tv, Obama ha poi attaccato nuovamente un congresso “troppo legato a lobby, interessi e denaro” e liquidato la tesi che egli intenda confiscare le armi come un “complotto fatto circolare per motivi politici o commerciali”. “La maggioranza delle persone di questo paese è più ragionevole della politica di Washington”, ha sottolineato, assicurando che “il cerchio si spezzerà quando non avrà più questa presa sul Congresso.

Inevitabilmente, la violenza legata al possesso delle armi è destinata a diventare uno dei dei temi più caldi della campagna elettorale: un primo sondaggio della Cnn, dopo l’annuncio delle nuove misure, rivela che il 67% degli americani sarebbe favorevole e il 32% contrario.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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