Missili russi lanciati verso la capitale ucraina Kiev

Sayyid Ebrahim Raisol-Sadati, conosciuto semplicemente comeEbrahim Raisi o “Ebraim Raisi” è nato a Mashhad il 14 dicembre 1960, è un politico e magistrato, e 8vo Presidente dell’Iran dal 3 agosto 2021.

Genero del leader della Preghiera del venerdì di Mashhad e del santuario dell’Imam Reza, Ahmad Alamolhoda, Raisi è spesso visto come il favorito per succedere a Khamenei come leader supremo. Considerato un intransigente nella politica iraniana, la presidenza di Raisi ha visto uno stallo nei negoziati con gli Stati Uniti sul piano d’azione globale congiunto (JCPOA) e proteste su larga scala in tutto il paese alla fine del 2022, innescate dalla morte di Mahsa Amni il 16 settembre.

Oggi ai microfoni del suo Stato, nella capitale Teheran, il Presidente Raisi ha ulteriormente “minacciato” Israele affermando: “In caso di una risposta militare vi colpiremo con un’arma mai usata prima!”

Il Gabinetto militare israeliano risponde: “Dovrete aspettare con ansia la nostra replica

Questa sera sembra invece di prevalere una collaborazione con la triade “NATO-USA-ONU”, fatto che in ogni caso dimostra una “défaillance” nel sistema militare israeliano, favorendo così la politica distruttiva dell’Iran nei confronti dell’occidente.

Vogliamo aspettare che gli Islamici costruiscano una/dieci bombe atomiche per poi estendere il loro potere sul mondo con la scusante di una guerra religiosa? E se mai dovesse accedere cosa faremo? Un applauso ai Soloni del potere, dopo aver seppellito i nostri figli e nipoti?

Di solito si dice: “meglio prevenire”

Israele vuole solo “giustizia” dopo la strage subita il 7 ottobre scorso, dai terroristi.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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