Era 1981 quando Issei Sagawa, soprannominato il “cannibale giapponese” era studente all’università della Sorbona, di Parigi. Una sera invitò a cena una compagna di studi, l’olandese Rene’e Hartevelt. Le sparò e poi dopo averla fatta a pezzi la mangiò. Diverse parti vennero trovate nel congelatore.

Issei Sagawa, soprannominato il “cannibale giapponese” venne arrestato dopo pochi giorni. “Mangiarla è stata un gesto supremo d’amore” disse agli agenti.

Venne riconosciuto infermo di mente, e rinchiuso in un ospedale psichiatrico in Francia. Nel 1985 fu estradato in Giappone dove fu rimesso in libertà. Viveva in un appartamento alla periferia di Tokyo.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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