Per gli appassionati della musica Soul degli anni Sessanta si conoscevano il genere e gli artisti che gravitavano in questo periodo.
Questo genere musicale ha attratto gente appassionata del ballo, del canto e del Soul.
In realtà il Soul ancora oggi è un termine che viene dalle radici afro-americana, il termine essenzialmente usato per riferirsi al tipo di musica che si è sviluppato in quegli anni,  soprattutto dai musicisti neri tra i quali si ricordano Otis Reading, Danny Hathaway, Aretha Franklin, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Wilson Pickett e Stevie Wonder,  sono questi alcuni dei nomi maggiormente rappresentativi della Soul Music.
Questo stile musicale nacque dalla fusione delle sonorità Jazz e del Gospel.

La musica fu il risultato della fusione di questi due generi musicali, fu una commistione dell’urbanizzazione e commercializzazione del Rhythm and Blues negli anni Sessanta.

Dai tanti gruppi orecchiabili e melodici sotto la label Motown Records, alle band guidati dai fiati di un’altra label, la Stax / Volt.
La Motown Records la label fu fondata da Berry Gordy Produttore Discografico e autore di canzoni nato a Detroit.
È conosciuto come il fondatore della label discografica Motown Records,  in onore della città di Detroit, la città dei motori.
Berry Gordy nel 1953 incomincia a scrivere canzoni, dopo il ritorno in patria avendo svolto il servizio militare nella Guerra di Corea.
Pochi anni dopo Gordy incontra il cantante ballerino Jacky  Wilson, e nel 1957 lo stesso Wilson pubblica il brano Reet Petite, canzone scritta da Berry Gordy, spinto dai successi come autore,  decide di intraprendere anche la carriera di produttore musicale.
Dopo avere lanciato la label The Miracles nel 1957, mentre nel 1959 crea la sua label, Tomia Records. Dopo due canzoni del cantante Marv Johnson, dal titolo Come to Me e You Got What It Takes,  fonda una nuova label, la Motown Records a Detroit, la città dei motori e della grande casa automobilistica americana, con il primo hit Bad Girl della formazione dei Miracles.
Come si sa esistono molte varianti all’interno dalla Musica Soul.  Durante la prima parte degli anni Sessanta, il Soul rimase  strettamente legato alle radici del R&B.
Tuttavia, in seguito i musicisti  spinsero la musica in direzioni differenti; spesso, diverse regioni dell’America  davano alla luce diversi tipi di Soul.
Nei centri urbani un esempio evidente sono le città di New York, Philadelphia e Chicago, dove la musica era concentrata sugli interventi di sottofondi vocali (in termine tecnico Background vocal, in inglese) e produzioni molto morbide e melodiche.
A Detroit la grande città dei motori, perché risiedeva / o risiede un importante casa automobilistica.
La Motown Records la città dei motori si concentrò nel creare un sound orientato particolarmente e influenzato  in parti uguali dal Gospel, Jazz, R&B e Rock & Roll.
Nel sud invece, il genere musicale assunse tratti più duri, con ritmi sincopati, voci grezze, e fiati squillanti.
Tutti questi stili dominavano le classifiche negli anni Sessanta e spesso venivano proposte nelle classifiche musicali.
Verso la fine degli anni Sessanta,  il genere Soul iniziò  a frammentarsi, quando artisti come  James Brown e Slide Stone scoprirono il Funk, come altri artisti si orientarono su nuove varianti musicali.
Nonostante ciò questa evoluzione della musica nera e dell’anima, questa non tramonto’ mai: non solo risultò  l’influenza di base per i gruppi  di R&B dei decenni Settanta, Ottanta e Novanta, ma fu sempre di ispirazione per i musicisti di tutto il mondo.
Si arriva così nel nuovo decennio, siamo agli inizi degli anni Settanta,  la musica si evolve ancora un’altra volta, prende la strada di uno stile ballabile, essa viene chiamata Disco Music, abbreviata in Disco e il ballo The Hustle, uno stile latino-americano, vi ricordate l’attore italo-americano John Travolta nella Febbre del Sabato Sera!
La Disco Music era un genere musicale noto dagli stili del Funk, Soul, Musica Latina e la Musica Psichedelica, fu  maggiormente popolare negli anni Settanta.
Il suo pubblico era composto dai frequentatori di Club delle comunità  afro-americane, italo-americane, latine e psichedeliche di New York e Philadelphia.
Gli artisti di Disco Music sono stati gli svedesi Abba primi e unici del loro paese a fare musica disco, Barry White, i Bee Gees, Bonny M., gli Chic, Donna Summer, Giorgio Moroder, Gloria Gaynor, i KC and Sunshine Band, i Trammps e Roberta Kelly.
Il pubblico della Disco Music era inizialmente composto dai frequentatori di vari Club della comunità afro-americane, italo-amwricane di New York e Philadelphia.

Nelle nuove generazioni di musicisti e cantanti sono tanti che hanno proseguito la loro attività, uno tra i quali che si è adattato alla nuova musica disco e che a proseguito fino al 2005 è  Luther Vandross, un cantante con tutte le caratteristiche del Soul-Man, nato a Manhattan nel 1951, nella sua carriera ha venduto 40 milioni di dischi, a vinto 8 Grammy Award,  di cui quattro volte come migliore performance vocal maschile di R&B, e nel 2004 come  canzone dell’anno per il brano  Dance With my Father, scritta insieme al compositore e produttore discografico  Richard Marx.

Le sue eccezionali doti vocali lo hanno portato ad essere considerato uno degli interpreti maschili di questo genere musicale, e gli hanno valso l’appellativo di The Velvet voice, La Voce di Velluto.
Nel 1969 Vandross si diploma alla William Howard Talf Hight School nel Bronx, quartiere di New York, e si iscrive alla Western Michigan University per un anno, per proseguire la carriera musicale.
Ha iniziato la sua carriera come cantante nel gruppo dei  Gregg Diamonds, ovvero i Bionic Boogie, con un fortunato hit, Hot Butterfly, per poi passare in un’altra formazione i Change, creata dai produttori e musicisti italiani  Mauro Malavasi, Paolo Gianolio e Davide Romani. I brani che Vandross a cantato sono, The Glow of Love e Searching, sono stati dei grandi successi e successivamente sono stati inclusi nelle antologie del cantante americano.
Vandross a quindi formato il quintetto funky con il nome Luther, nella formazione vi erano ex membri degli Shades of Jade, Anthony Hilton, Diane Sumbler, Theresa V. Reed e Christine Wiltshire.
Con questo gruppo il cantante ha realizzato alcune opere discografiche in singoli  che hanno riscosso successo, mentre i loro unici long playing, Luther del 1976 e This Close to You del 1977, non sono riusciti ad entrare nelle classifiche.
Quando la casa discografica abbandona il gruppo, Vandross acquisisce i diritti sui due album per evitare che vengano ripubblicati.
Il primo long playing  da solista viene pubblicato nel 1981, e si intitola  Never too Much. Il brano singolo viene rimasterizzato nel 1989 in una versione House, genere musicale appartenente alla Electronic Dance Music.
Nello stesso anno riceve il suo primo importante premio, il Grammy Award  per il brano  Here and Now.

Con i lavori di produzioni discografiche il cantante e musicista americano continua a riscuotere maggiore successo e diventa uno dei tanti  cantanti afro-americani  più seguiti apprezzati dal pubblico appassionato delle sue canzoni e della sua musica. Di pari passo al successo aumenta anche il suo peso, che lo porta ad una obesità,  risolta agli inizi del successivo decennio con una significativa e drastica dieta e quindi perdita di chili in eccesso.

Vi ricordate ci fu un’altro grande artista il cantante americano Barry White,  che anche lui aveva il problema di chili in eccesso era troppo grasso con il suo peso che arrivava a sfiorare i 150 Kg, ed anche lui ebbe bisogno periodicamente di cure di diete drastiche per perdere i sui chili in eccesso.
Nel 1992 Vandross duetta con Janet Jackson,  sorella di Michael Jackson  nel brano The Best Thing in Life Are Free, tratto dalla colonna sonora del film Mo’ Money. La sua carriera ha un rilancio internazionale  grazie ad un fortunato duetto con la canzone Endless Love cantata insieme a Mariah Carey, amore senza Fine, dall’omonimo film, del 1981, scritta da Lionel Richie e cantata la prima volta insieme in duetto con Diana Ross.
Nello stesso periodo il cantante americano fonda una sua etichetta discografica denominata L. V., Luther Vandross.

Registra inoltre una canzone in duetto con Frank Sinatra dal titolo The Lady is a Tramp, questa venne inclusa nell’opera discografica Duets.

Alla fine dei anni Novanta prodotto dal team Master at Work, Kenny Dope e Little Louie Vegala viene scritta la canzone dal titolo Are You Using Me, un brano ballabile che lo riavvicina  al pubblico delle discoteche.
Vari artisti hanno detto e parlato di lui, tra I quali due cantanti Poulette McWlliams e Dione  Warwick, che in un’intervista al quotidiano The Washington Post, alla cantante le è stato chiesto se avesse una cover preferita di Vandross, la Warwick a risposto: “Quello che ammiro di più è la versione di Luther Vandross di ‘A House Is Not a Home’. È probabilmente il complimento più alto che si possa fare quando qualcuno registra nuovamente una canzone che hai registrato”.
(Testo pubblicato sul quotidiano The Washington Post).
Poulette McWilliams poi parla del lavoro con Luther Vandross, intervista rilasciata al Magazine Rolling Stone,  parlando della sua amicizia e del lavoro con Luther Vandross: “Ho iniziato a viaggiare con Luther nel 1984. Ho iniziato a registrare con lui nel 1980… E mentre ero in viaggio con Luther, abbiamo fatto ogni genere di cose. Abbiamo fatto sessioni. È stata un’esperienza così formativa. … Era solo un’artista consumato.
Non c’era  nessuno  come lui.
Nessuno. Ha preso ciò che ha visto e si è  reso conto che nessuno del R&B ha  fatto spettacoli del genere. Ha creato un precedente. Ha portato ciò che ha imparato sul tavolo e ha detto: Questo accadrà “.
(Testo pubblicato sul magazine Rolling Stone).
Luther Vandross  viene a mancare nel 2005 il 1 luglio a 54 anni a causa di un Ictus che lo ha costretto al ritiro dalle scene musicali.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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