Molti di voi ricorderanno la storia di Loredana di Taranto, vedova e mamma adottiva di tre ragazzi disabili (https://www.ilpopolano.com/per-iniziare-insieme-il-nuovo-anno/). Oggi torno a parlarvi di lei e di un’importante vittoria che ha ottenuto; vittoria che, in verità, altro non è che il riconoscimento di un diritto che le era stato negato.

Loredana infatti, dipendente della Direzione della Polizia Locale di Taranto, già nel mese di marzo 2020 ossia a inizio pandemia, aveva chiesto di poter svolgere il suo lavoro in modalità smart working, così come previsto dall’attuale normativa, sulla base della sua condizione di lavoratrice fragile e nella duplice necessità di tutelare i figli dall’esposizione al rischio, e pure se stessa, presenza fondamentale e irrinunciabile per i suoi ragazzi.

Richiesta che le era stata negata proprio dal suo Dirigente e che l’ha vista costretta a presentare ricorso alla Sezione Lavoro del Tribunale di Taranto, attraverso l’avvocato Mario Soggia di USB Pubblico Impiego Comune di Taranto. Oggi è arrivato l’esito del ricorso che dichiara il diritto di Loredana “a svolgere le proprie mansioni in modalità di lavoro agile in misura non inferiore al 50%”.

Al telefono Loredana, quasi commossa per questa sua ennesima battaglia vinta, ha dichiarato: “Sono più che convinta che queste sono battaglie terrene che non dovrebbero esistere contro bambini indifesi e genitori caregiver che non possono subire persecuzioni da parte di categorie dirigenziali che dovrebbero, invece, tutelare la salute dei propri lavoratori, sia anche per il bene di tutta una intera direzione e per il buon funzionamento del lavoro stesso e della organizzazione interna.

La sete di potere spesso obnubila le menti e ci si domanda se un abito diverso da un altro possa trasformare un’anima in una pietra. Mi piacerebbe moltissimo che fossero formulate le scuse ai miei figli che rappresentano, in questo momento, tutti i bambini “speciali” affetti da disabilità non solo d’Italia ma di tutto il mondo”.

“Grazie a chi ha mostrato ufficialmente solidarietà nei confronti dei miei figli affetti da malattie rare e, quindi, da disabilità gravi. Sono convinta che la solidarietà sia il sentimento più nobile che possa esistere”, conclude la donna.

La vittoria di Loredana è una vittoria anche per Usb Pubblico Impiego che vede in questo modo ristabilito il diritto di una lavoratrice con importanti carichi familiari ma, permettetemi di dirlo, è soprattutto la vittoria dell’amore di una mamma che non si stanca mai di lottare per i suoi figli.

A cura di Sara Patron – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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