“Il più noto grande pianista di tutti, il compositore che si confronta con l’assoluto, l’esecutore sublime che andava ben oltre la perfezione per raggiungere una sorta di estasi non riesce più nemmeno a muovere la mano sinistra”.
(Da Tiscali Spettacoli venerdì 23 ottobre 2020).

Un momento certamente difficile per il pianista americano di origine famigliare ungherese.
L’ultimo concerto che il pianista a tenuto per piano solo risale al 2017, quando Jarrett sale sul palcoscenico e si esibisce a New York, alla Carnagie Hall, il celebre teatro, tempio della Musica classica, dove si sono esibiti i grandi professionisti della musica classica, riscuotendo ancora una volta il successo, davanti ad un nutrito pubblico, il successo meritato e applausi scroscianti, tant’e’ che il musicista americano dall’emozione si e messo a piangere.

Il cd audio del concerto americano, uscirà entro la fine di ottobre, pubblicato dalla label tedesca ECM.
Non mancherà il rimpianto di rivederlo sui palcoscenici dei teatri mondiali, perché la malattia non gli a dato scampo, ci saranno però le sue opere fonografiche e i video live dei suoi concerti e che gli appassionati, potranno riascoltare e rivedere, così le performance sia per piano solo che in trio con i suoi compagni, Jack DeJohnette alla batteria, Gary Peacock al contrabbasso nei suoi standards, che rimarranno immortali, nella nostre menti.
La notizia della sua malattia a lasciato esterrefatti tutti gli appassionati di musica Jazz, compreso me stesso.

Questo intervento è un mio omaggio ad un grande pianista, che con il suo pianoforte le sue armonie e melodie ci a fatto sognare.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Jazzvise

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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