E’ difficile pensare che possa esistere un mondo senza soldi ma circa 6000 anni fa era proprio così.

In quel periodo iniziarono i primi scambi attraverso il baratto, ossia lo scambio di un bene o di una risorsa per un beneficio comune.

Prima del baratto esistevano lo scambio di favori e nella peggiore delle ipotesi il saccheggio o le guerre di conquista.

In ogni caso lo scambio di materie prime presentava numerosi vantaggi ma dalle sue limitazioni nacque il denaro; spesso infatti lo scambio di alcuni beni non coincidevano con le reali esigenze degli individui e si arrivò così a creare una misura di valore condivisa.

La prima “moneta merce” nacque nel 3000 a.C. ad opera dei babilonesi con una unità di misura chiamata “shekel”, per poi passare ad una forma primordiale di conio in bronzo grazie al popolo cinese nel 1100 a.C.

Oltre alla Cina anche la Lidia (odierna Turchia) iniziò una forma di conio con monete in argento che si estese successivamente anche in Persia, Macedonia, nell’impero greco e in quello romano.

Le prime banconote invece nacquero sempre in Cina nel 118 a.C. ricavate da pelle di cervo bianco, successivamente nel 806 d.C. il popolo cinese ebbe sempre il primato di avere introdotto le prime banconote di carta.

Ma questo “prezioso strumento” che ciclicamente ha creato difficoltà economiche e finanziarie, non solo al singolo individuo ma estese a intere collettività, sembra essere subordinato a regole ben precise e a condizioni emotive e biologiche.

Molti chiarimenti riguardo l’argomento denaro ci vengono forniti da Shahruz Rouholfada, formatore, coach, nonché fondatore del percorso evolutivo BK – Biologia karmica, nel suo libro “Biologia del denaro”.

A chi è rivolto questo libro?

Il libro è rivolto a tutti coloro che sono stufi di vivere delusioni perché hanno seguito i consigli più diffusi e inflazionati sul mondo degli affari. Quando hai un sogno e vuoi realizzarlo, spesso il tuo limite è la condizione economica, come guadagnare di più o come evitare investimenti sbagliati, attività che segnano in negativo i corrispettivi.

Molti anni fa avevo un’azienda e ho visto che nonostante fossi in un settore che conoscevo e l’economia ancora dava segnali positivi, l’andamento era estremamente variabile ed imprevedibile, quasi senza senso.

Eppure nonostante avessi seguito le strategie ed i consigli più diffusi, il risultato era altalenante ed incomprensibile. A volte vendevo molto nei periodi morti, altri ero fermo pur nei periodi migliori e spendendo migliaia di euro in pubblicità.

Tutto questo mi ha portato ad un grande sconforto perché nulla sembrava funzionare come da manuale, e allo stesso modo quando ho avuto dei notevoli rialzi era del tutto inspiegabile anche dai professionisti.

Questo mi ha portato ad avere il bisogno chiaro di risposte che ho poi trovato nelle mie ricerche successive, ed ora corredano le lezioni di questo libro.

Quali sono le principali credenze relative al denaro?

Ce ne sono veramente tante.

Le credenze sono tutta una serie di convinzioni radicate in noi, che sembrano essere talmente ovvie da risultare indiscutibili. Ad esempio vedo che molte persone credono ancora che per fare denaro ci voglia una vocazione, quindi siccome sono abituate a considerare negativamente i ricchi, loro cercano di estraniarsi dal club facendo pessimi affari. Ma il più delle volte sono solo scelte finanziarie infelici dovute alla paura di risultare avide.

La cosa più evidente che ho riscontrato è che alla maggior parte delle persone piace il denaro, ma odiano i ricchi, una chiara contraddizione.

Chi ha fatto i soldi, per la massa è sempre un disonesto. Non si capisce il motivo per cui una persona che faccia anche qualche milione di euro debba essere per forza disonesta, mentre è sufficiente avere un’azienda che abbia un buon seguito, e il buon seguito lo si può fare anche semplicemente avendo buone amicizie e contatti col pubblico.

Un’altra credenza frequente è che il denaro cambi le persone, mentre in realtà amplifica semplicemente ciò che uno era già.

Inutile avere paura del denaro ma è più importante aver paura dei sensi di colpa che ci portiamo nel possederlo anche onestamente.

Cosa intendi dire quando scrivi che il denaro è energia?

Quando parliamo di denaro in realtà ci riferiamo ad un simbolo che può essere sia materiale (un pezzo di carta), quanto virtuale nei conti bancari o cryptovalute.

Eppure il denaro vero esisteva prima che lo inventassimo attraverso il simbolo. Il denaro è energia in quanto ne condivide gli stessi meccanismi, l’energia scorre e produce effetto dove transita.

Il denaro scorre quando lo spendi, e produce ricchezza nelle tasche delle persone in cui si riversa.

Ecco perché il denaro è energia, perché entra ed esce da un circuito contemporaneamente, non puoi comprare senza che qualcun altro stia vendendo e viceversa.

Il denaro è energia perché come quest’ultima non scompare, al massimo si sposta o si trasforma.

Tu puoi tramutare una banconota nel tempo o nell’energia di qualcun altro, ma esso non scomparirà mai davvero, cambierà solo forma.

Cosa significa che il denaro è legato al cervello cosmico?

Il cervello cosmico è come io vedo l’intelligenza universale che guida tutti gli accadimenti della storia, ed è collegato ad ogni particella in ogni istante. Perché sono arrivato a questa conclusione!?

Perché ho notato che il denaro non arrivava mai per caso, ma che ogni volta che il mio stato d’animo era disturbato, il denaro tendeva a sparire, i clienti si diradavano e annullavano gli appuntamenti già fissati.

Invece quando improvvisamente mi sentivo sereno, il telefono squillava, la porta si apriva e uno sconosciuto faceva un grosso acquisto che mi cambiava la giornata inequivocabilmente.

Con questa serie di esperienze ripetute e condivise con tutte le persone che conoscevo e poi ho seguito in consulenza, ho notato che esiste palesemente un sistema telepatico che interconnette tutti gli individui e che anche a livello di denaro sembra servirsi delle persone, per ottenere un risultato economico su di noi. Risultato che può essere favorevole o sfavorevole in base alla nostra connessione e pace interiore.

Che cos’è un termostato finanziario?

È un’analogia col termostato di casa. Quando noi stabiliamo una temperatura desiderata, il termostato lavora per noi, oscillando da un limite all’altro per evitare variazioni sensibili di calore in casa. La stessa cosa a quanto pare fa il nostro cervello col nostro stato economico e quindi stabilisce un limite oltre il quale non vuole spingersi, a meno che non gli diamo un buon motivo.
Ad esempio ci sono persone che lasciate a se stesse, mantengono sempre lo stesso peso che tende a trovare un equilibrio, col denaro invece hanno una condizione tale da rimanere all’incirca sulla stessa soglia.

Alcuni hanno un termostato impostato su una cifra bancaria vicina allo zero, altri invece sono sempre intorno ai 10.000euro, altri ancora sono sempre sotto zero, indebitati, ma anche qui il debito è stabile. Alcuni sono a loro agio con 5.000euro di debito e altri hanno un fido da 50.000euro sempre sottozero. Perché questo? Perché loro sono più tranquilli così, temono la gestione del denaro in accumulo e vivono più sereni coi debiti.

Cosa intendi dire quando scrivi che una persona si arricchisce in base ai suoi vissuti emotivi?

Essendo il denaro un corrispettivo di una energia interiore, più la nostra energia è alta, più ci sentiamo sereni e a nostro agio a conservare un patrimonio importante.

Molte persone lamentano di avere poco denaro e che se vincessero alla lotteria saprebbero come investirlo, ma non è così.

In realtà la maggior parte che vince premi enormi, perde tutto nel giro di pochi anni, questo perché le loro capacità emotive non sono sufficienti a gestire cifre così alte.

Ecco perché più lavori sui tuoi conflitti e più il tuo denaro aumenta di conseguenza, perché tu sei diventato più grande della somma di denaro stessa che gestivi in passato.

Che cos’è un programma economico controllato a livello inconscio?

Il programma inconscio è tutto ciò che ti accade abitualmente, non è volontario ma accade perché interiormente hai già impostato le tue abitudini per ottenere quell’effetto.

Ecco che se vedi cosa ti capita puoi intuire quale sia il programma nascosto.

Ad esempio ci sono persone che lavorano sempre con truffatori, ma perché non se ne accorgono e inevitabilmente attirano solo quel genere di persona, altri invece fanno solo affari sbagliati, altri ancora invece trasformano in oro tutto ciò che toccano.

Non è una questione di intelligenza ma di programma. Il programma si può cambiare, ma prima va riconosciuto ed ammesso.

Perché consiglieresti di leggere il tuo libro?

Penso che questo libro possa fornire una chiave talmente innovativa che molti potrebbero cambiare la propria vita solo leggendolo.

Personalmente tengo corsi su questo argomento da oltre 10 anni e nel tempo ho aiutato persone comuni, imprenditori e grosse aziende a ribaltare la propria situazione anche negli anni della pandemia.

Se c’è un motivo per cui ci sono riuscito è per quello che ho imparato sulla mia pelle, gli errori incredibili che ho commesso ma che hanno anche evidenziato le risposte giuste.

Se avessi avuto quelle risposte, la mia vita sarebbe stata molto diversa.

Ecco perché ho messo tutte quelle risposte in questo libro ed ecco perché consiglio a tutti di leggerlo almeno una volta.

A cura di Barbara Comelato – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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