Il musicista Edgardo Dado Moroni nasce a Genova nel 1962 e viene in contatto con la Musica Jazz molto presto, grazie alla collezione di dischi dei suoi genitori.

Iniziò a suonare il pianoforte all’età di quattro anni, mentre la sua carriera professionistica decollò all’età di quattordici anni suonando in tutta Italia con alcuni dei più importanti musicisti italiani, da Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Luciano Milanese, Gianni Basso, Sergio Fanni e Massimo Urbani.

All’età di diciassette anni Dado Moroni registra la sua prima opera discografica in trio, con il batterista Tullio De Piscopo e il contrabbassista americano Julius Farmer. Il pianista genovese ebbe inoltre la possibilità su invito del contrabbassista Ray Brown insieme ai pianisti Oscar Peterson, Ahamad Jamad, Benny Green e Geof Keezer ad un progetto, un’opera discografica dal titolo “Some of me Piano Players“, prodotto dalla label Telarc Jazz Records e la sua interpretazione del celebre brano del sassofonista John Coltrane, “Giant Steps” conquistò la critica. Dopo il successo ottenuto dal progetto “Two Piano on Soul”, il cui Dado Moroni si esibì nei prestigiosi teatri italiani, con il pianista classico Antonio Balista, venne poi invitato al celebre Mount Fuji / Concord Jazz Festival in Giappone e partecipò ad un tour, di due settimane insieme alle Concord All Stars, tra queste il Ray Brown Trio, e il Modern Jazz Quartet.

l’artista italiano inoltre fece una serie di concerti con due altri grandi musicisti, il contrabbassista Ron Carter e il batterista Billy Drummond, tra cui il Vicenza International Jazz Festival. Nello stesso anno, il 1999 il suo nome venne incluso nella Biographical Encyclopedì of Jazz, scritta da Leonard Feather ed Ira Gitler.
Dado Moroni è uno dei pianisti jazz italiani più apprezzati e richiesti, ed è anche certamente uno dei musicisti più internazionali.

Moroni ha voluto fare una importante esperienza artistica decidendo di trasferirsi in America negli Stati Uniti, dove i grandi musicisti di jazz hanno riconosciuto senza nessuna esitazione il suo talento e gli storici club di New York City gli hanno aperto le porte, come ha scritto Ray Brown in un testo del contrabbassista nel disco di Dado Moroni, dedicato ai pianisti, “Some of me Best Friends are Piano Players “, in questa opera discografica incontrava cinque grandi solisti, tra cui Oscar Peterson, e Ahamad Jamad. Entrato nel mondo del jazz nelle vesti di Enfant prodige per via di un talento precoce, Moroni ha costruito una carriera costellata da molte collaborazioni importanti.

Tra gli altri ha suonato con i grandi nomi del panorama artistico americano, musicisti tra I quali , Ron Carter, Chet Baker, Dizzy Gillespie, Freddie Hubbard e Tom Harrell, con il quale ha inciso due splendidi dischi, “Humanity” in duo e “The Cube” con un ambizioso quintetto. Anche a Umbria Jazz, in anni recenti, è stato ascoltato e accompagnato da personaggi del calibro notevole, come Alvin Queen e lo stesso Tom Harrell, in trio con la cantante Karima Ammar, in un singolare progetto di cinque pianisti dedicato alla musica del grande pianista Thelonius Monk, in duo con con il chitarrista Luigi Tessarollo, con Kenny Barron, Rita Marcotulli, Max Ionata, in trio con Eddie Gomez e Peter Erskine, ancora un trio con Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto e in fine dirigendo un quartetto con Eleonora Stino, originale chitarrista napoletana, e con Yanara Reys McDonald, contrabbassista cubano, ed Enzo Zirilli, uno dei giovani batteristi italiani più promettenti.

In un’occasione la cantante Mietta nell’ottobre del 2013 al Blue Note di Milano celebre locale dove si incontrano celebri artisti internazionali di Musica Jazz, uno dei tanti si trova a New York negli Stati Uniti, incontra il Trio del pianista Dado Moroni, con il batterista Enzo Zirilli e il contrabbassista Furio Di Castri, in questo caso si possono mettere insieme due generi così lontani come la Musica Jazz e la Musica Leggera?: “a questo proposito bisogna ricordare che i grandi interpreti di ieri e di oggi americani, eseguono gli standards, cioè le canzoni leggere americane, che gli autori scrivevano per i film, per i Musical, per i balletti”.

Si quando Mietta incontra il pianista Dado Moroni ed in questo caso diventa un quartetto, questa è stata almeno l’idea di un fantomatico produttore e affarista che sul palco, tra il serio e il divertito, di convincere i due stessi artisti a prendere parte a questo curioso “Progetto” e esperimento sotto il segno dell’improvvisazione musicale.

Incontro fortunato quello tra Dado Moroni compositore di fama mondiale e Mietta una delle più belle voci italiane di sempre che, accompagnati dal trio del pianista genovese, Enzo Zirilli alla batteria e Furio De Castri al contrabbasso, rivisitano in un set musicale alcune perle della musica internazionale e nostrana. Il tutto sotto il divertente stimolo narrativo intessuto dall’attore Alessandro Bergallo propizia l’incontro / scontro “metaforicamente parlando”, tra due generi solo apparentemente lontani tra loro.

Spaziando da Aint no Sunshine, a Alfonsina Y El Mar, passando da Cry Me a River, a Sicily, senza dimenticare la canzone napoletana e la tradizione d’autore francese, i due artisti hanno stupito il pubblico presente nel celebre locale Blue Note di Milano, con una proposta musicale di alto prestigio in bilico tra la Musica colta, la World Music e le improvvisazioni dettate dalla Musica Jazz.

Nel nuovo Millenio per il pianista genovese lo aspettano nuovi progetti, tra i quali, torna in Giappone come membro della nona edizione della produzione giapponese dedicata ai pianisti più amati, “100 Gold Fingers”, questo è il titolo del progetto, insieme a lui, altri grandi nomi del pianismo internazionale, da Cedar Walton, Kenny Barron, Junior Mance, Ray Bryant, Toshiko Akyoshi, Cyrus Chestnut, Don Friedman, Benny Green e Eric Reed, il contrabbassista Bob Croushaw e il batterista Grady Tade.

Nei primi mesi del nuovo Millennio Dado Moroni ha prodotto un’opera discografica in piano solo, con l’etichetta Abeat Records dal titolo, “Solo Dado”, lavoro che lo ha portato alla vittoria del prestigioso premio il “Top Jazz Award”, come migliore pianista dell’anno 2009.

L’anno dopo per il pianista Dado Moroni, dopo aver vinto il suo ambito premio è un susseguirsi di progetti che lo vendono inoltre pubblicare altre due opere discografiche: “La Vita è Bella” registrato per la label Abeat Records, accompagnato dai musicisti, Bob Mintzer, Riccardo Fioravanti e Joe La Barbera e “Shapes”, pubblicato per la label Tcb Records, qui in questa opera discografica, viene accompagnato da Peter Washington ed Enzo Zirilli e “Tuscia in Jazz, Live 1002” – Tij Live 1002, con Eddie Gomez e Marco Valeri, “Stepping on Stars” pubblicato per la label Egea UJ, accompagnato dai musicisti Joe Locke e Rosario Giuliani.

Dal mese di dicembre del 2010, il pianista genovese è titolare della cattedra di pianoforte jazz al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.

Nel 2011 Dado Moroni ha firmato un contratto discografico in esclusiva con l’etichetta americana Resonance Records, che inizierà a pubblicare dal febbraio dello stesso anno le sue opere discografiche. Nella sua attività artistica Dado Moroni partecipò anche al Sanremo Jazz Festival, dove stava suonando con il trombettista Franco Ambrosetti, e qui incontra il contrabbassista Jimmy Woodie e Harry Sweet Edison il trombettista, dal quale venne raccomandato a Arnold Burri, proprietario e impresario del famosissimo Widder Bar di Zurigo, in Svizzera, uno dei più importanti punti di riferimento del jazz europeo, dove Dado inizio a lavorare con un contratto con il quartetto del sassofonista James Moody. Successivamente il pianista si unì al Trio di Jimmy Woode, con Alvin Queen e Sagoma Everett che si alterna alla batteria, formazione prediletta del Winder Bar, che viaggiò poi in tutta Europa, accompagnando i grandi del jazz internazionale come, Clark Terry, Freddie Hubbard, Bud Shank, Buddy De Franco, Zoot Sims. Fu Jimmy Woode ad introdurre il pianista genovese al giovane talentuoso sassofonista George Robert, i due iniziarono una lunga amicizia e collaborazione e nel 1987 fondarono il “George Robert – Tom Harrell Quintet”, con Dado Moroni al pianoforte, Reggie Johnson al contrabbasso e Bill Goodwin alla batteria. Fu un anno molto importante: l’incontro che ebbe il pianista genovese con una delle leggende della Musica Jazz americana, il contrabbassista Ray Brown, in questa occasione produsse la formazione del “Trio Two Bass Hits”, con uno dei suoi talentuosi protagonisti, Pierre Boussaguet. Nello stesso periodo Dado Moroni produce la sua prima opera discografica americana e a New York City con il contrabbassista Ron
Carter progetta l’opera “Ron Carter presents Dado Moroni”, insieme ai musicisti, Gady Tate e Gene Bertoncini, per la label Emarcy Records – Japan.

Inoltre vennè invitato per la tournée estiva della Mingus Dynasty, un ensamble formata nel 1979, subito dopo la morte del contrabbassista di origine messicana Charles Mingus, trasferitosi negli Stati Uniti, egli ebbe il merito di dare un impronta tecnica moderna ai contrabbassisti moderni di oggi, “lo studio del contrabbasso moderno, oggi è merito anche di questo musicista di origini messicane, la band comprendeva molti musicisti con cui Mingus ha registrato e / o suonato.

La formazione prende il nome dall’opera discografica Mingus Dynasty, registrata nell’anno 1959. Nel 1988, il gruppo si espanse formando così una Big Band, chiamata la “Mingus Big Band “, inoltre il pianista genovese collabora con la “Paris Reunion Band” e come giudice al fianco di Sir Roland Hanna, Hank Jones, Barry Harris e Roger Kellaway, per il primo Thelonious Monk Jazz Competition, vinto dal pianista Marcus Roberts. Dado Moroni inoltre in qualità di membro dell’Alvin Queen Quintet, formazione composta da Bill Saxton, Nathan Page, Leonard Jones e la cantante Adrienne West, Dado partecipò anche al tour in Africa di cinque settimane per il U.S. State Departiment, per celebrare i settecento anni dello Stato svizzero. Come membro del quartetto di George Robert, con i musicisti Isla Eckinger al contrabbasso e Peter Schmidlin alla batteria, più il trombonista Clark Terry come special guest. Dado partecipò poi ad un tour mondiale di cinque mesi, esibendosi negli Stati Uniti, Canada, Hawaii, Filippine, Singapore, Indonesia, Hong Kong, Malesya, Thailandia, India e negli Emirati Arabi Uniti. Finito l’impegno del tour mondiale il pianista genovese decise di trasferirsi negli Stati Uniti a New York, apparendo regolarmente sia come leader sia come sideman, nei più prestigiosi locali di New York City: dal Blue Note, al Birdland, al The Village Vanguard, al Visiones e al Bradley’s.

Inoltre nei tanti progetti che Dado Moroni a partecipato vi è stata anche la rassegna di RadioLondra che ha presentato il Trio di Dado Moroni, Enzo Zirilli e Riccardo Fioravanti con lo speciale ospite Gegè Telesforo. Dopo gli strepitosi risultati di pubblico della stagione passata quella del 2021 che nonostante le tante difficoltà legate alla Pandemia, l’hanno vigorosamente riconfermata come la rassegna jazz più amata in città, Torino, la nostra RadioLondra torna alla carica con la sua tredicesima edizione come sempre ricca di ospiti e artisti prestigiosi e cararatura mindiale come il Trio di Dado Moroni è il suo ospite Gegè Telesforo.

Ed ecco che l’apertura della rassegna, vede per la prima volta al Folk Club il ritornato jazz vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo Gegè Telesforo, ospite speciale di un trio artistico strepitoso quello di Dado Moroni composto da musicisti sopraffini che il nostro pubblico ha avuto in diverse occasioni il piacere e il privilegio di apprezzare: il sontuoso pianista, il solidissimo Riccardo Fioravanti al contrabbasso e l’eclettico Enzo Zirilli alla batteria e percussioni nonché brillante e anima della rassegna.

Nota per portare a Torino direttamente da quel crogiolo di lingue, culture e arte unica inimitabile quale è Londra e in concerti spesso unici per l’Italia, le testimonianze più significative di come la scena jazz e dintorni evolve oltremanica, influenzando l’intero continente, RadioLondra si avvale di un eccezionale ‘Soeaker’: il batterista Enzo Zirilli, che ha vissuto stabilmente a Londra per oltre vent’anni, incontrando innumerevoli grandi artisti e collaborando con musicisti fantastici provenienti da tutto il mondo […]”.

Dado Moroni prosegue la sua attività di musicista sia in Italia che all’estero, specialmente negli Stati Uniti, con i suoi progetti ricchi ed interessanti.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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