Sarà un brutto anno per la raccolta degli agrumi che inizierà a novembre, con un taglio medio della produzione nazionale del 20% rispetto allo scorso anno, e punte fino al 40% in Sicilia.

Questo è quanto riportato dal responsabile nazionale del settore di Confagricoltura, Gerardo Diana, a margine della presentazione al Senato del disegno di legge per la salvaguardia delle colture.

Tutto questo è stato causato dal peggioramento delle condizioni meteo, in particolare c’è stata una gelata durante la fioritura che ha compromesso la produzione; tuttavia, le ultime piogge potrebbero far migliorare le previsioni produttive.

“A fronte di una previsione non ottimale la pezzatura però sembra ottima, anche se il settore sconta ancora gli effetti indiretti dell’embargo russo e dei prolungamenti di merci che potranno entrare a dazio zero dal Sud Africa e da altre nazioni”, ha affermato Diana.

Per quanto riguarda i prezzi, il responsabile di Confagricoltura non si esprime in fatto a previsioni. “Dare dei numeri oggi – conclude Diana – andrebbe solo a danneggiare gli agricoltori ma bisogna ricordare che lo scorso anno i listini in campo hanno raggiunto un ribasso fino di 7 centesimi al chilo”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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