Leonid Volkov, stretto collaboratore politico e braccio destro del dissidente russo morto in carcere Alexei Navalny, è stato aggredito a martellate davanti alla sua abitazione in Lituania. Lo afferma la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh. “Qualcuno ha sfondato il finestrino dell’auto, gli ha spruzzato liquido urticante negli occhi e poi ha iniziato a colpirlo a martellate“, scrive Yarmysh, citata da vari media.

Yulia Navalny ha assicurato che sarà lei a portare avanti l’eredità di Alexei Navalny, il dissidente russo morto in circostanze sospette mentre era detenuto in carcere. La Fondazione Anti-Corruzione, insieme ai collaboratori abituali, sarà al suo fianco in questo compito. L’attacco suscita ulteriori sospetti sulla morte di Navalny e solleva preoccupazioni tra gli oppositori di Putin. Il fatto che l’aggressione sia avvenuta al di fuori della Russia, in un Paese membro della NATO, aggiunge un altro livello di complessità e preoccupazione al quadro generale. Al momento non è possibile determinare i responsabili di questo atto di violenza, ma l’evento alimenta le preoccupazioni riguardo ai tentativi di zittire il movimento di opposizione a Putin.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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