ENADA FIERA MANIFESTAZIONE ESPOSIZIONE DEDICATA AGLI APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO E DA GIOCO GIOCHI DIVERTIMENTO BILIARDINO CALCIOBALILLA CALCIO BALILLA

Anche nella quarta giornata del massimo Campionato di calcio continua la messe di reti, cosa non sempre avvenuta nel nostro pallone; una sola partita terminata sullo 0-0, una per 1-1 e nel resto del programma tanti gol e parecchie sorprese, sempre all’ordine del giorno ad inizio torneo, ma oggi indubbiamente più numerose del previsto e del prevedibile.

Ad iniziare la girandola di reti, ed in qualche modo delle sorprese, ci ha pensato il Napoli, che ha sommerso (4-1) un’Atalanta improvvisamente in difficoltà come mai è stata nelle ultime stagioni; qualcuno ha parlato di bergamaschi stanchi per le Nazionali, ma basta questo per una resa che è invece parsa senza giustificazioni, se non che gli azzurri sono stati decisamente superiori e … “magnanimi” nel rallentare sul 4-0…

Di seguito il derby meneghino, dove il Milan, o più precisamente Ibra, ha disinnescato l’Inter, volando da solo al comando; avevo espresso dubbi sullo svedese, più relative all’importo dell’ingaggio che ad altri aspetti, ma Ibra è certo un campione, anche a trentanove anni e semmai il problema (per gli altri) è che siano in pochi ad essere al suo livello, quantomeno in questo momento, per cui sognare non costa nulla, il difficile magari sarà tenere questo ritmo sino in fondo, più o meno in là che sia e se ci si arriva.
Altra sorpresa, anche nelle dimensioni, è stato il 3-0 con cui la Samp di Ranieri ha liquidato una Lazio che non può pensare di fare chissà quanta strada se il livello è davvero questo; vero che Inzaghi aveva assenze pesanti, ma i biancazzurri hanno fatto un tiro in porta in tutta la partita e non basta l’assenza di Immobile per giustificare numeri di questo genere.

L’uno a uno della Juve a Crotone è un altro dei risultati che hanno creato maggior stupore; va bene che i bianconeri erano rabberciati (ma perché c’è chi se ne è andato per “Nazionali” con le conseguenze del caso?), ma pareggiare a Crotone è davvero risultato da grande squadra, con tutto il rispetto dei calabresi? Davvero erano meglio Frabotta e Portanova dall’inizio in luogo di chi poi è stato mandato in campo? E davvero era il caso di non far giocare uno spezzone a Dybala, rimasto a prendere vento in panchina? Pirlo sarà un professore, ma la laurea l’ha già presa, e dove?

Che dire quindi di Bologna-Sassuolo, con i rossoblù avanti di due reti e rimontati dalla banda di De Zerbi, seconda in classifica ed osannata, giustamente, per quanto sin qui fatto vedere? I neroverdi segnano a ripetizione ed hanno approfittato alla grande di un inizio piuttosto in discesa (ed il prossimo avversario è il “derelitto” Torino ….), ma andranno monitorati meglio quando l’asticella delle difficoltà crescerà, anche perché l’attacco fa faville, ma la difesa? Il Bologna invece è in difficoltà e si vede.
Difficoltà che segnano anche il momento della Fiorentina, rimontata da uno Spezia costretto a giocare a Cesena e sotto di due reti dopo appena quattro minuti; possibile che la facilità di andare in rete abbia “addormentato” i viola e dato una sveglia agli spezzini, ma dai ragazzi di Iachini ci si attendeva un inizio ben diverso e chissà quanto la panchina dell’ex mediano sia ancora salda…

Panchina traballante anche al Torino, ancora a zero dopo tre partite, Toro che ha regalato la prima gioia al Cagliari, superiore ai granata in ogni zone del campo, e quando persino Sirigu fa male, non c’è Belotti che tenga, visto che solo contro tutti anche il bomber può poco; mercato incompleto quello del Toro, ma a mio modesto parere la madre di tutti gli errori è stata la scelta di un altro “professore”, Giampaolo, uno che senza i suoi protetti non va da nessuna parte e che non ha neppure l’umiltà di cambiare le proprie idee se i giocatori a disposizione non sono congeniali a quello che sembra essere l’unico modulo conosciuto … saranno giorni duri per il Toro?
In realtà i giorni duri continuano da tempo e sarebbe ora di coinvolgere nelle colpe anche i calciatori, ma vorrebbe dire riabilitare, anche solo in parte, Mazzarri e qui casca l’asino!

Uno squillo arriva finalmente dall’Udinese, che liquida il Parma e lo raggiunge in classifica, comunque deficitaria per entrambe, ma con le zebrette che sanno approfittare del vantaggio casalingo, e la rete del vantaggio arrivata nei minuti finali a certificare la voglia di tornare alla vittoria; difficile dire sin da ora quale potrà essere la strada di entrambe, ma bisognerà dare continuità di prestazioni e risultati per non dover lottare sino alla fine per salvarsi.
Chi invece approfitta dell’occasione è la Roma, che ne fa cinque al Benevento, anche se sono proprio i ragazzi di Inzaghi ad andare in vantaggio per primi e giocarsela sino a metà del secondo tempo, quando i giallorossi tornano avanti per poi prendere il largo; anche in questo caso saranno le prossime giornate a dire quale potranno essere gli obiettivi della formazione di Fonseca e della nuova proprietà, ovviamente ancora in rodaggio sotto molti aspetti.

A chiudere la giornata un altro risultato che ci si attendeva ben diverso, ovvero lo 0-0 con cui il Genoa ha fermato il Verona; i rossoblù, con molti assenti causa covid, sono riusciti ad impattare la formazione di Juric, favoritissima proprio grazie alle vicissitudini genoane, che però non sono bastate ai gialloblu. I numeri paiono dire di un netto predominio veronese, ma tirare tanto in porta è un conto, ben diverso da quelle che poi sono state le occasioni da rete, quattro per i gialloblu e due per il Genoa, ovvero non proprio un dominio…

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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