Scandalo al Parlamento francese.

La deputata centrista, Sandrine Josso, 48nne, ha denunciato Il Senatore Joël Guerriau, 66 anni, affiliato al partito dell’ex premier Edouard Philippe ‘Horizons’, posto in stato di fermo in base all’accusa di aver drogato Sandrine con lo scopo di abusare sessualmente di lei.

Joël Guerriau fu eletto dal 2011 nella Loira Atlantica, dove era uno stimato sindaco del piccolo centro di Saint-Sébastien-sur-Loire, e attualmente Senatore al Parlamento francese. Ricopre anche la carica di Vicepresidente della Commissione Esteri, Difesa e Forze armate. Di professione banchiere, è stato in passato direttore generale della Federazione delle Casse di risparmio. Di lui si “chiacchirò” un’altra volta, in passato, per un episodio mai del tutto chiarito: nel 2016 sul suo account Twitter fu pubblicata una risposta al collega Senatore Bruno Retailleau corredata dalla foto di un pene in bella evidenza. All’epoca Guerriau si giustificò asserendo che il suo account era stato violato.

Interrogato sui fatti è stato posto in stato di fermo. Il suo Legale ha però affermato: “Il confronto con la deputata ha consentito al mio cliente di confermare con forza la sua versione dei fatti che a questo punto dell’inchiesta non consente di ipotizzare alcun reato”.

La “vittima”, nella sua deposizione ha evidenziato i fatti, così riepilogati dagli inquirenti: “I due, amici da circa 10 anni, dovevano cenare al ristorante, ma in extremis Guerriau le propose una serata a casa sua. Lui si mise ai fornelli, decantando le qualità dei piatti che stava preparando, ma intanto offriva alla collega diversi bicchieri di vino preparati in cucina e invitandola a fare festa insieme. Circa venti minuti dopo aver bevuto il primo sorso dal bicchiere che le era stata offerto, Sandrine Josso si è sentita male: sudore freddo, battito cardiaco accelerato. Ha avuto paura, ma ha deciso di dissimulare il malessere a Guerriau, chiamando un taxi per rientrare a casa circa alle 22. Si è fatta invece portare in Parlamento, spiegando la situazione ad alcuni colleghi, ancora al lavoro, che hanno chiamato i soccorsi: i primi esami hanno confermato che la deputata aveva le pupille dilatate e il ritmo cardiaco elevato. All’ospedale, le analisi hanno confermato la presenza di ecstasy nel suo organismo.” La donna ha inoltre affermato di non capire il comportamento del Senatore.

Le analisi richieste dagli inquirenti sul Senatore “presunto colpevole” hanno rafforzato i sospetti in quanto nel suo sangue sono state trovate tracce di anfetamine, oppiacei, cannabis, cocaina, metadone e Mdma (la molecola dell’ecstasy). La Polizia, nella perquisizione effettuata a casa e nell’Ufficio del Senatore, ha trovato l’ecstasy. Pertanto non è stato necessario attendere la richiesta di sospensione della sua immunità parlamentare in quanto l’inchiesta è stata aperta “in flagranza di reato”. Per tale reato la legge francese prevede la carcerazione fino a 5 anni.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui