USA – in Texas è stato “giustiziatoDavid Renteria, l’assassino di 53 anni condannato a morte per aver strangolato una bambina di 5 anni, rapita in un negozio Walmart a El Paso e per averne bruciato il corpo. L’esecuzione è avvenuta nel penitenziario statale di Huntsville. La piccola vittima si chiamava “Alexandra Flores“.

L’Associated Press, il giornale che ha seguito la vicenda, ha fatto sapere che il “condannato a morte” Renteria, prima della sua esecuzione ha pregato, cantato e chiesto perdono affermando: “Mi dispiace per tutti i torti che ho fatto. E per coloro che hanno chiesto la mia morte, che stanno per uccidermi, vi perdono:” Si è rivolto ai suoi parenti presenti dicendo: “Non passa giorno in cui non penso agli eventi fatali di quel giorno e a ciò che è accaduto. Non ci sono parole per descrivere quello che state passando. Vi amo tutti, davvero. Ci vediamo nella prossima vita.” Ha poi recitato la Preghiera del Signore, chiudendosi in un assoluto silenzio.

Breve storia dei fatti: Alexandra Flores, una bimba di cinque anni, fu rapita da Renteria il 18 novembre 2001 in un negozio Walmart a El Paso. Dopo averla strangolata diede il suo corpo alle fiamme.  Fu ritrovata in un vicolo a circa 16 miglia da dove era stata rapita il giorno successivo. Il suo sangue, confermato dall’analisi del dna, fu reperito anche nel suo furgone. Inoltre fu rinvenuta un’impronta della mano dell’assassino su di un sacchetto di plastica messo sopra la testa della piccola vittima. Secondo l’Associated Press, i filmati di sorveglianza dell’epoca evidenziarono Alexandra seguire Renteria fuori dal negozio. L’uomo aveva precedentemente affermato di essere stato costretto a rapire la bimba dai membri di una banda chiamata “Barrio Azteca”, dicendo che avevano minacciato la sua famiglia. Ha anche affermato che furono i membri della banda ad ucciderla e non lui. Prima della sua morte, gli suoi Avvocati avevano presentato appello, senza successo, per fermare l’esecuzione. Giovedì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto due distinte richieste di sospensione della difesa anche in merito al fatto che il martedì precedente il Texas Board of Pardons and Paroles aveva votato 7-0 contro la commutazione della sua condanna a morte  in una pena minore.

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

 

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