Il divin codino Roberto Baggio a Fiumicino

L’Italia doveva andare a Mondiali di diritto, trovo assurdo che gli azzurri non siano in Qatar, le parole di un testimonial d’eccezione per la compagnia aerea Ita, a bordo del nuovo volo per Buenos Aires, il divin codino non può fare a meno – imbeccato dai cronisti a bordo – di parlare della “sua” Italia, quella che si è vista sfuggire per un rigore sbagliato.

Ma a 55 anni, il pallone d’oro del 1993, bestia nera degli allenatori tutti schemi e regole, perchè nato artista del pallone, se chiamato a parlare del pallone – e come si potrebbe non farlo con lui? – ripercorre 30 anni del bel calcio che non c’è più: i Mondiali, il ricordo emozionato per Maradona, il legame con l’Argentina, la stima per Totti e Beppe Signori, e poi -scendendo per un attimo al presente – anche i complimenti alla Roma ed a Mourinho: “E’ scandaloso, mi sembra una follia, lo trovo assurdo che gli azzurri non siano in Qatar – così Baggio ai cronisti mentre sta per salire sul volo, a Fiumicino – avranno questi ragazzi diritto ad un premio per quel che han fatto o no? Una partita la puoi perdere con chiunque ma (qui) ti fanno un tiro, gol e rimani a casa”.

Al mito del calcio italiano è stato intitolato il nuovo Airbus A350 partito da Fiumicino: è il primo volo della compagnia per la capitale argentina e la partenza è stata preceduta dal taglio del nastro, da parte dello stesso Baggio.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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