Era il 30 marzo 2013 quando il “Califfo” Franco Califano si spegneva nella sua villa di Acilia, a 74 anni. Un arresto cardiaco chiudeva una vita consumata al massimo tra arte, la passione per il genere femminile, Roma e diversi problemi legali per questioni di droga (da cui fu sempre assolto). All’Italia lasciava in eredità alcuni dei testi musicali più famosi di sempre: “Un tempo piccolo”, “Minuetto”, “Tutto il resto è noia”, “Un’estate fa”. Il cantante era solito frequentare il Savioli di Riccione, la Perla di Milano Marittima, il Paradiso club di Rimini, dove iniziò la sua carriera con i primi piano bar dove vi era una “marea” di gente ad ascoltarlo con ammirazione.
La Redazione giornalistica – Foto Imagoeconomica