Partita finisce …. quando arbitro fischia tre volte!

Vujadin Boskov in realtà diceva qualcosa di “leggermente” diverso, riferendosi ai calci di rigore, ma dopo Cesena-Sambenedettese credo che una piccola modifica sia consentita e che il grande Vuja non se ne abbia a male se gli ho rubato un detto rimasto famoso nel tempo.

I bianconeri hanno infatti conquistato tre punti preziosissimi con grande cinismo e dopo una partita che, come da previsioni, è stata affrontata da entrambe le squadre come meglio non si poteva; la Samb è stata avversaria difficile da domare e non credo sia blasfemo affermare che esce dal campo a testa altissima ed avrebbe meritato qualcosa in più del 1-2 finale.

Il Cesena è stato per lunghi tratti messo sotto pressione, specie nel secondo tempo, reggendo però al meglio il gioco avversario ed approfittando (sarei tentato di scrivere da grande squadra, ma lo penso solamente) dell’unica occasione in cui è arrivata davanti la porta del bravo Nobile, mettendo così in cassaforte una vittoria che ad un certo punto pareva difficile da raggiungere …. anzi, dopo l’autorete del 1-1 si poteva anche pensare al peggio.

Squadra diventata quindi cinica, questo Cesena cresciuto a tal punto dall’essere salita al terzo posto in classifica (quarto se il Modena vince)? Di sicuro qualcuno dovrebbe fare delle scuse al tecnico Viali, bravo a far crescere di giornata in giornata i propri ragazzi, che non tutti e non sempre, come logico, riescono ad esprimersi al meglio, ma che non sbandano più come succedeva nella scorsa stagione con il “mitico” Modesto, o come pure all’inizio di questa, dopo l’ennesima rivoluzione di mercato e l’arrivo di tanti giovani.

Viali andrebbe rivalutato, magari anche continuando ad amare chi è altrove, ma senza sbandierare continuamente ai quattro venti nomi che hanno fatto la storia (ma allora gente come Marchioro, Radice e Bolchi non dovrebbe essere beatificata?) del Cavalluccio, come fossero gli unici degni di sedere eventualmente, ed ancora, sulla panca in riva al Savio ed invece sono (per fortuna) a fare più o meno bene in altri lidi.

Anche la Società andrebbe un tantino rivalutata, perché le scelte fatte si sono sin qui rivelate giuste e se si poteva (magari doveva) contestare per la scelta di sua …. modestia e compagni al seguito …. si può parlare male di cosa è stato fatto in questo 2020 per molti versi schifosissimo?

Alla fine dell’anno manca solo la trasferta di Imola, contro una formazione che ha 16 punti in meno del Cesena ed arriva dalla sconfitta di Ravenna; se il gioco fosse quello dell’incrocio dei risultati parleremmo di tre punti tranquilli, ma si tratta di pallone e gli “spigoli” sono pericolosi, così come il sentirsi più forti ed affrontare la partita con scarsa concentrazione ed in Natale in testa.

Non credo succederà questo, ma il calcio sappiamo com’è e l’attenzione, la concentrazione devono sempre essere ben presenti, specialmente in questo che può essere un nuovo, esaltante appuntamento, per continuare a scrivere una storia che merita ben altro che un’anonima Serie C.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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