ANGELA MERKEL

Il 2021, anno fatidico su cui tutti puntano dopo un 2020 durissimo, a dir poco, che si e’ chiuso con novita’ di grande portata, non solo la Brexit, ma anche l’addio di Angela Merkel, prima cancelliera donna al comando della federazione tedesca dal novembre 2005.

Il discorso di fine anno e l’annuncio dell’addio, ci palesano una donna la cui fermezza e’ sempre stata comunque mitigata dal sorriso:”… oggi e’ probabilmente l’ultima volta che mi rivolgo a voi come cancelliera nel discorso di Capodanno”… ha detto nel suo discorso istituzionale di fine anno.

La cancelliera ha salutato la nazione dopo l’anno piu’ difficile tra i 16, compreso questo che si e’ aperto alla guida del paese, e 30 al Bundestag, prima degli ultimi dodici mesi in carica.

Salvo colpi di scena e problematiche relative alla formazione del nuovo governo, che dopo la fine del 2021 dovra’ prendere il suo posto, la Merkel lascera’ per sempre non solo la guida della Germania, ma la politica tutta.
Non si ricandidera’ alle elezioni federali, in programma a settembre, non sara’ piu’ lei la candidata per il Cdu.
“…… Non sono nata cancelliera e non l’ho mai dimenticato.
Oggi e’ giunto il momento di aprire un nuovo capitolo”, aveva gia’ preannunciato nel 2018, dopo avvenimenti importanti all’interno della Germania.

Gia’ a quel tempo aveva preannunciato di non volere neanche un seggio in Parlamento, ne’ di puntare su una carriera a Bruxelles, decidendo l’addio definitivo al mondo politico, di cui e’ stata figura, oggettivamente, chiave a livello mondiale durante l’ultimo ventennio.

Le parole arrivavano dopo la sconfitta del suo partito alle elezioni in Assia e un simile risultato in Baviera.
E’ stata una donna politica che ha voluto accettare di non riuscire a garantire la stessa performance degli inizi, seppur rimanendo una gran donna di Stato, decidendo cosi’ di programmare la fine migliore che poteva dare al proprio mandato politico, e l’eredita’ migliore che potesse lasciare alla sua nazione, ma anche all’Europa, con il suo “ Recovery Fund” ideato con Macron, per fronteggiare la crisi generata dal Covid.

Baluardo di difesa delle regole europee, ma anche rivoluzionaria, la cancelliera ha guidato una nazione e il suo partito attraverso il cambiamento, ed e’ finita per cambiare un po’ anche se’ stessa, adattandosi, e domando le sfide che i tempi le hanno messo davanti.

E dunque, che dire?
Si chiude un ciclo, per la Germania e L’Europa tutta, ma anche per il resto del mondo.
Questa signora, al comando, negli ultimi quindici anni, e’ stata la garanzia che ha sorpreso con svolte inattese, come l’accoglienza in Germania di migliaia di profughi siriani nel 2015, pur mantenendo, altre volte, lo status quo per tanto tempo, come nel caso del debito in Grecia.
Ha ridefinito i rapporti tra Ue ed Usa, ha promosso il superamento dell’impasse generato dalla mancata approvazione della Costituzione Europea.
Ferocemente criticata per la sua “ rigidita’” in molte occasioni, mostrandosi apertamente sostenitrice di un’Europa dalle fondamenta cristiane, e dei valori occidentali, eppure capace anche di delineare una linea interventista.
Quale futuro dopo di lei?
Chi puo’ ora immaginarlo?

Chi puo’ dire se l’unione tra Cdu Csu, senza “l’asso nella manica Merkel” rischia un bagno di sangue alle urne?
Nonostante l’intesa tra cristiano-democratici e cristiano-social bavaresi sia di gran lunga favorita sulla carta, alcuni sondaggi sembrano presagire prospettive drammatiche.
“ Panta rei”, tutto scorre, dicevano i latini ,e in questa fluidita’ che ormai dilaga e tocca tutti gli stati e tutti i popoli, fino a sfumarne i confini, soprattutto politici, nel “qui ed ora” di un tempo tutto da decidere, anche la Germania, che nell’immaginario collettivo, nel bene e nel male, e’ sempre apparsa ferma nelle sue sicurezze, mostra anch’essa la sua “ fragile umanita’”
E, dopo tanto tempo si ritrova senza certezze, peraltro in un anno, il 2021 in cui tutto il mondo punta per una nuova ripartenza!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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