Atteggiamenti medievali nel 2017. “La discriminazione non è un concetto astratto. È qui… è ora… è ovunque dietro l’angolo”.

Così si conclude lo sfogo postato su Facebook da una coppia che si è vista negare l’affitto di una casa. Il motivo? Non la mancanza di denaro per la cauzione, o l’impossibilità di presentare delle referenze, bensì le preferenze sessuali: visto che i due sono gay, la proprietaria della casa non gliela vuole affittare.

“La proprietà non vuole. Vuole una famiglia. Vuole qualcuno che stia a lungo”, è stata la risposta che ha dato loro, “con infinito imbarazzo”, l’immobiliare. A parte il fatto che una coppia può benissimo prendere in affitto una casa e rimanerci a lungo anche senza figli, ma lasciamo perdere.

Questa non è la prima volta che si verifica un simile episodio. La coppia, in pochi mesi, si è vista rifiutare anche un altro appartamento. La denuncia ha fatto il giro del web in poche ore, scatenando numerosi commenti di profondo sdegno. “Speravo che il mio quartiere finisse sulle cronache nazionali per le sue innumerevoli qualità positive, non per una così amara vicenda che colpisce due carissimi amici e il senso comune di tutti”, ha scritto Claudio Cerrato, presidente della Circoscrizione 4 di Torino. “Purtroppo bisogna ammettere che non è un caso isolato. Spero ancora che si riscatti a brevissimo, e che un nuovo articolo sulle cronache nazionali racconti delle offerte di affitto che riceveranno e le foto della casa che sceglieranno!”.

E’ vero che ognuno può scegliere a chi affittare la propria casa, ma le motivazioni dettate dalla discriminazione dovrebbero essere messe da parte.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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