Matteo Lepore Sindaco di Bologna

Nello spazio attivo di una cittadinanza culturale e consapevole

Il progetto, promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, fa parte delle politiche rivolte alle e agli adolescenti, all’interno di una strategia integrata di innovazione sociale che utilizza gli strumenti della cultura per favorire l’inclusione e la socialità.

FUORI! coinvolge le e gli adolescenti di Bologna in processi partecipati di ricerca e creazione nelle arti performative affidati ad artiste e artisti internazionali in dialogo con la scena culturale della città.

I diversi percorsi portano alla luce temi urgenti dell’oggi, dando parola e potere alle ragazze e ai ragazzi attraverso modalità radicate nella complessità del loro quotidiano.
Al centro i temi del corpo, delle relazioni e dello spazio pubblico, con l’obiettivo di fornire ai giovani coinvolti strumenti di reazione e per far fronte agli effetti della crisi pandemica, rafforzando i sistemi comunicativi e relazionali messi fortemente in crisi dall’isolamento forzato di questi anni. Quali sono le grandi domande delle ragazze e dei ragazzi di oggi?

Sono quelle di sempre? Grazie ai nuovi supporti, il flusso delle conversazioni fra loro è oggi fittissimo. Ma il dialogo interiore? Cosa segna il termometro, una volta posizionato vicino al loro cuore? E quali pratiche culturali e rituali ci aiuteranno ad affrontare il futuro, a generare solidarietà in tempi di incertezza e a navigare nella vita sociale in tempi di inevitabili cambiamenti?

Questi alcuni degli interrogativi esplorati e indagati da FUORI!, un lavoro corale, diffuso nei Quartieri e nei territori della nostra Città, nelle scuole, a teatro, per strade e piazze: luoghi di pensiero e di scambio, di esperienza diretta che ha visto centinaia di adolescenti ritrovarsi – corpi e menti- nello spazio attivo di una cittadinanza culturale e consapevole.

A cura di Matteo Lepore – Foto Imagoeconomica
Sindaco di Bologna

Per una nuova geografia di corpi e di voci Dare voce all’adolescenza insieme agli artisti e alle artiste è una delle linee prioritarie della politica culturale del Comune di Bologna.
Comporre una presa di parola, personale e collettiva. Pubblica. Politica.
Agitare lo spazio urbano, attraversarlo con nuove traiettorie, di spazio e di tempo, dal centro alle periferie, dagli spazi pubblici agli spazi del quotidiano delle scuole, dal giorno alla notte.

Dalla realtà all’immaginazione, dal corpo alle fratture, dalla felicità alle ombre, stare nello sguardo di chi oggi vive l’adolescenza nella contemporaneità, di istanze, nuove opzioni di vita, fragilità, nella ricerca della autenticità e del senso, personale e collettivo.
Fuori! ha composto un andamento progettuale, ricco di collaborazioni artistiche in dialogo tra la scena cittadina, nazionale e internazionale, per sgranare ciò che, tra le pieghe del detto e del non chiesto, del dicibile e dell’indicibile, può contemporaneamente dare voce all’adolescenza e mettere il mondo adulto in ascolto.

Un lavoro di scavo profondo nutrito di incontri, dialoghi, laboratori, performances, spettacoli, azioni corali e site specific, dentro e fuori gli spazi della cultura e della quotidianità, insieme alla comunità educante, dentro e fuori quella promessa di prospettive che è il futuro e che è il tessuto politico e poetico delle città.

Per questo come Amministrazione, abbiamo creduto nell’investimento di fondi con Il giorno di domani – azione collettiva di artisti e artiste per l’infanzia e l’adolescenza, nuovo percorso di welfare culturale di Comune e Città Metropolitana di Bologna finanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020 e della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19 di cui fa parte Fuori!
Un progetto straordinario con l’invito rivolto a Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con la cura di Silvia Bottiroli in un grande lavoro di squadra con il Dipartimento Cultura, Sport e Promozione della Città.

Una costituzione di città in cui metterci in ascolto e in cui ritrovarci, come avrebbe detto il poeta Roberto Roversi, “compagni sulla polvere della strada”, per una nuova geografia di corpi e di voci.

Elena Di Gioia
Delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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