ADOLFO URSO POLITICO

Il pubblico ministero di Mosca ha chiesto una condanna a 13 anni di reclusione per il leader dell’opposizione russa, Alexey Navalny, che sta già scontando due anni e mezzo, per frode e oltraggio alla corte. “Vi chiedo di riconoscere Navalny colpevole delle accuse a suo carico e di infliggere una condanna a 13 anni di reclusione”, ha detto il pubblico ministero che ha chiesto anche che all’oppositore venga comminata una multa di 1,2 milioni di rubli (9500 euro)” per la “pericolosità” del soggetto.

Navalny è in carcere dall’anno scorso dopo essere tornato in Russia dalla Germania ed essersi ripreso da quello che, secondo i test di laboratorio occidentali, è stato un tentativo di avvelenamento in Siberia, sempre negato da Mosca.

Di recente, Alexei Navalny si è espresso contro l’offensiva dell’esercito russo in Ucraina e ha invitato i suoi sostenitori a manifestare per la pace nonostante il rischio di arresto e seri procedimenti legali.

Il principale consigliere di Navalny, Leonid Volkov, ha denunciato su Twitter l’intenzione di trattenere in carcere a vita l’oppositore. “Navalny non sconterà 13 anni di carcere. Fin dall’inizio, la sua condanna è: per tutta la vita. Finché Putin è al Cremlino. Non sono 13 anni, non 5 anni e nemmeno 3 anni”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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