Un venerdì di lusso per l’Inter che dopo aver sconfitto la Fiorentina per 2-0 si ritrova in vetta della classifica, scavalcando i rivali di sempre, il Milan di 1 punto.
Sintesi della partita.
Fulmineo avvio dell’Inter che si installa nei pressi dell’area viola. Fenomenale Dragowski a respingere il tocco di Barella servito da Hakimi quasi nell’area piccola. La Fiorentina fatica a uscire, fa un blitz con Eysseric (conclusione dalla distanza, a lato) e infine riesce ad abbassare i ritmi. Quando la partita si sta appiattendo arriva il gioiello di Barella, che controlla sui diciotto metri ed esplode un destro a giro sul palo lontano (31′).
Lo svantaggio scuote i viola che si fanno aggressivi. Bonaventura riceve sul lato destro dell’area, due passi verso la porta e gran destro che Handanovic manda a sbattere sulla traversa, Biraghi si precipita sul pallone e il portiere sloveno intercetta di piede. In difficoltà l’Inter, Eysseric si ritrova il pallone al vertice dell’area piccola, il suo diagonale viene intercettato da Lukaku che evita guai ad Handanovic.
La ripresa comincia con gli ingressi di Kouamé (per Borja Valero, Eysseric arretra dietro le punte) e Gagliardini (per Vidal). La Fiorentina ricomincia con buona verve, ma è punita da un errore di Igor: Hakimi fila via sulla destra, il difensore viola lo contrasta e cade a terra consentendo all’esterno dell’Inter di accentrarsi e servire il comodo piatto di Perisic a porta vuota.
Al 52′ è 0-2. Si aprono gli spazi per i nerazzurri, Stellini manda in campo Lautaro per Sanchez. Hakimi semina tutti sulla fascia destra, Lukaku non trova il gol complice la deviazione di Martinez Quarta. Tatarusanu si oppone al diagonale di Perisic e poi al colpo di testa ravvicinato di Gagliardini. Bastoni di testa su corner sfiora il palo, l’Inter dà l’idea di poter dilagare. Prandelli fa esordire Malcuit e Kokorin, lo spartito non cambia. Tatarusanu deve allungarsi in tuffo per mandare in corner il diagonale di Lautaro. I nerazzurri possono agevolmente controllare il risultato.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse
